La dieta Planeterranea ci dice che il mondo è connesso

Di Valentina Ambrosetti 4 minuti di lettura
Wall Street

La Dieta Planeterranea è un nuovo modello alimentare che racchiude tutti i principi della dieta mediterranea, ma applicabile in qualsiasi parte del mondo

Ciò sarà possibile attraverso la creazione di piramidi alimentari che contengano alimenti disponibili in tutti gli angoli del mondo, simili a quelli tipici della dieta mediterranea per proprietà nutritive e benefici per la salute. Non bisogna infatti dimenticare che gli alimenti della dieta mediterranea come olio d’oliva, legumi e cereali integrali sono difficili da trovare in qualsiasi altra parte del mondo. Anche la frutta e la verdura del bacino del Mediterraneo non si trovano in Africa o in America Latina. Pensiamo solo alle enormi differenze tra nord e sud, anche all’interno dello stesso continente o addirittura dello stesso Paese: non ci aspettiamo di trovare fichi d’India in Piemonte o radicchio rosso di Treviso in Puglia. La feta, ovviamente, non è così diffusa in Italia come in Grecia. Tuttavia, con i necessari aggiustamenti e la scelta di alimenti simili in termini di nutrizione, la dieta mediterranea può essere applicata in tutto il Mediterraneo e apportare numerosi benefici non solo in termini di salute ma anche di sostenibilità.

Come promuovere una dieta valida per il mondo intero

Per diffondere la dieta planetaria è necessario identificare frutta, verdura, legumi, cereali integrali con contenuto nutrizionale e caratteristiche simili a quelle della dieta mediterranea in tutti i paesi del mondo. Diamo un’occhiata ad alcuni esempi. L’olio extravergine di oliva è un alimento base della dieta mediterranea. Ricco di acidi grassi monoinsaturi, aiuta a mantenere il normale flusso sanguigno e abbassa il colesterolo cattivo LDL. Preferirlo ai grassi animali presenti nel burro, nel lardo e nel lardo e ai grassi idrogenati nelle margarine è sempre una buona scelta. In alternativa al burro in America Latina, l’avocado è una fonte di acidi grassi monoinsaturi essenziali per una dieta sana ed equilibrata. In Africa, invece, il consumo di cereali integrali, tipici della dieta mediterranea, ricchi di fibre, importanti per la salute intestinale e il metabolismo, può essere sostituito dal consumo di teff, un cereale senza glutine. In Asia, invece, i semi di soia e di sesamo sono una valida alternativa al consumo di cibi ricchi di composti bioattivi e antiossidanti che possono ridurre l’ipertensione, lo stress ossidativo, l’infiammazione e l’insulino-resistenza.

Promuovere questa dieta che ci rende sani

Per diffondere la dieta Planeterranea è necessario svolgere una prima fase di ricerca per capire quali prodotti offrono i diversi Paesi, quali sono le loro caratteristiche nutrizionali e il loro impatto sulla salute. Abbiamo già iniziato con l’America Latina e continueremo con Africa, Asia, Australia e Nord America. Successivamente, per costruire piramidi alimentari che imitino il più possibile la dieta mediterranea, sarà necessario avviare un questionario per individuare le principali carenze nutrizionali. La dieta mediterranea è un bene prezioso, e giustamente è stata democratizzata in tutto il mondo.

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