Circa il 15% del Pil del Belpaese ruota attorno alla cultura. Sono numerose e rilevanti le attività che ruotano attorno alla cultura, un asset strategico da difendere ed incentivare soprattutto nei piani di ripresa che presto il nostro Paese metterà in atto. Lo sottolinea Tridico commentando la candidatura della città calabrese di Diamante come Capitale italiana della Cultura 2024
La cultura è stato un settore molto penalizzato durante il covid-19 con scuole, teatri, concerti e manifestazioni chiuse o con grandi limitazioni. Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, a conclusione della presentazione del dossier per la candidatura di Diamante a Capitale italiana della Cultura 2024, svoltasi a Palazzo Wedekind a Roma afferma: “Ci sono stati ospiti importanti per celebrare una giornata importante, quella della candidatura di una città molto bella, ricca di valore, di cultura e tradizioni che fa bene al Paese e alla Calabria. Purtroppo la Calabria è nota per altre faccende tristi, e me ne dispiace tantissimo anche da calabrese. Oggi invece si è parlato bene di Calabria e ne sono contento. La cultura italiana è molto vasta circa il 15% del Pil ruota attorno alla cultura e alle attività che essa genera: per il Paese è un asset strategico. Insieme a Diamante ci sono altre città: come diceva il presidente della Commissione Cultura Nencini, ovunque si peschi si pesca bene. Diamante è una candidata così come tante altre di grande valore. Sono contento degli ospiti che ci sono stati qui, l’Istituto promuove anche la cultura: lo fa mostrando a tutti le opere che detiene e condividendo questo bellissimo palazzo con una platea diffusa di persone. Sosteniamo i lavoratori dello spettacolo e della cultura, siamo a fianco anche della cultura tra le tante attività che facciamo”.
Ricordiamo che sono ben 24 le città in corsa per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024. Le capitali italiane della cultura sono finora state nel 2015 Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, nel 2016 Mantova, nel 2017 Pistoia, nel 2018 Palermo, nel 2019 Matera (ma come Capitale europea della cultura), nel 2020 e 2021 (causa annullamento eventi 2020 per emergenza coronavirus) Parma, nel 2022 Procida, nel 2023 Bergamo e Brescia.