L’ Europa aperta al dialogo e a nuove che abbiamo come tema il clima e i cambiamenti climatici. Lo fa con una sezione web dedicata alle nuove idee sul sito della Conferenza sul Futuro dell’Europa dove si possono trovare interessanti dibattiti tra cittadini
Per le proposte avanzate dai cittadini, da rappresentare poi ai rappresentanti delle istituzioni Ue, c’è un filo diretto a cui tutti possono accedere. Lo ha fatto per esempio Joren De Bondt, ad esempio che per aiutare l’ambiente sarebbe propone di ” istituire un punteggio che rifletta l’impatto di un prodotto sul clima. Tale punteggio sarà determinato dall’impatto del processo di produzione, dalla distanza di trasporto e dalla sostenibilità dell’impresa”. Un’idea che non resta ferma ma che apre un vero e proprio dibattito tra cittadini.
“Possiamo basare questo punteggio sulle emissioni medie del settore interessato?” oppure “Il controllo individuale di ciascun prodotto però comporterebbe uno sforzo enorme” sono le risposte a Joren ed ancora: “Esiste un progetto simile in Francia, e in Belgio la catena dei supermercati Colruyt ha annunciato un’iniziativa di questo tipo“.
Analizziamo anche la risposta di Malte Langkabel, “oltre alla produzione e alla spedizione, il punteggio dovrebbe riflettere anche l’impatto dello smaltimento del prodotto. Ad esempio, se questo richiede l’applicazione di molte sostanze chimiche diverse (tossiche) per il riciclaggio, il punteggio dovrebbe essere peggiore. Il problema però sta nel fatto che solo perché un prodotto può essere riciclato, non significa che verrà sempre riciclato. Supponiamo che vi sia un modo veramente rispettoso del clima per riciclare le batterie: le persone potrebbero comunque continuare a gettarle in discarica. In che modo il punteggio affronta questo aspetto? Per lo smaltimento, il punteggio potrebbe valutare se un prodotto può essere smaltito in modo rispettoso dell‘ambiente in combinazione con la facilità di smaltimento per le persone. Perché, se è facile, le persone hanno maggiori probabilità di farlo”.