La Cina non esclude l’attacco a Taiwan, Stati Uniti avvertiti

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Si rinnova la tensione tra Washington e Pechino anche in teatro internazionale. In occasione dello Shanghri-La Dialogue di Singapore il capo del Pentagono Lloyd Austin e il ministro della Difesa cinese Li Shangfu sono stati protagonisti di uno scambio, più o meno indiretto, di accuse reciproche.

Tanti sono infatti i dossier sui quali non c’è accordo tra le due nazioni, dalla gestione del Mar Cinese Meridionale alle restrizioni del Presidente Joe Biden sulle esportazioni di chip di semiconduttori, ma la questione taiwanese resta la più delicata. Ecco perché proprio su quest’ultimo tema si sono concentrati i discorsi dei due rappresentanti.

Da una parte gli USA che si dicono «profondamente impegnati a preservare lo status quo nello Stretto di Taiwan». Dall’altra la risposta di Pechino che si professa alla ricerca del dialogo piuttosto che del confronto, ma che al contempo rilancia duramente senza smentire l’ipotesi di uno scontro in piena regola in caso di ingerenze verso lo status di Taipei. A dirlo proprio Li Shangfu che si è poi rivolto a «alcuni Paesi» con l’accusa di intensificare volutamente la corsa agli armamenti e di interferire negli affari interni degli altri Stati «aumentano notevolmente i rischi per la sicurezza» globale.

Le due posizioni ci portano quindi a riflettere sulla mancanza fattiva di un dialogo aperto e diretto nonché sulle mai sopite volontà egemoniche di entrambe le superpotenze.


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