(Money.it) Quando si accetta un’eredità con debiti oppure, al contrario, un debitore riceve un’eredità, ci si chiede se la casa ereditata può essere pignorata. In linea generale, si può rispondere affermativamente, ma si tratta di un dubbio che racchiude circostanze molto ampie e diverse fra loro, che andrebbero affrontate in modo più specifico. Ecco, quindi, quando la casa ereditata può essere pignorata a seconda dei casi e, soprattutto, in quale misura.
Debiti del defunto, il pignoramento della casa ereditata
Quando i debiti per cui si rischia il pignoramento della casa ereditata sono del defunto, i creditori possono agire contro tutti gli eredi che hanno accettato l’eredità. In particolare, l’esecuzione forzata può essere avanzata contro tutti i beni dell’erede, anche quelli già in suo possesso prima del lascito ereditario. Per evitare ciò, si può procedere all’accettazione con beneficio d’inventario, la quale consente di limitare l’azione dei creditori ai soli beni facenti parte dell’eredità.
Anche se l’accettazione è stata subordinata all’inventario, la casa ereditata fa comunque parte del lascito del defunto e pertanto può essere pignorata. Molto spesso per effetto dell’eredità, un solo immobile risulta in comproprietà di diversi eredi, ma nemmeno questo rappresenta un ostacolo al pignoramento. Ognuno degli eredi, infatti, risponde dei debiti del defunto in modo proporzionale alla quota ereditaria.
Quando l’erede non ha provveduto all’inventario, invece, dovrà rispondere ai creditori anche con i suoi beni personali. In ogni caso, tuttavia, soltanto nella misura in cui il diritto di proprietà glielo permette. Verso un immobile in comunione dei beni, ad esempio con
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