La BCE risponde alla crisi con aumenti su mutui e prestiti

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura
BCE

La Banca Centrale Europea gioca a rilancio in una situazione di stallo dell’economia e di una  crisi economica e finanziaria che sta impoverendo non poco le famiglie. E per coloro che invece vorrebbero comprare casa?  Nuove pressioni della Bce sui tassi di interesse

A fine Ottobre è previsto un rialzo del tasso base di 75 punti base, al 2%

Ci sono già stati due rialzi dei tassi da luglio a settembre, prima dello 0,50% e poi dello 0,75%. Un netto cambiamento rispetto alla politica monetaria espansiva degli ultimi anni. La situazione economica è un fattore di cui la banca centrale tiene conto quando prende le decisioni di politica monetaria. Nonostante il forte calo del PIL, che di fatto è in calo nell’ultimo trimestre dell’anno a causa della ridotta crescita nel 2022, la BCE punta sull’inflazione. Francoforte ha presentato già a settembre tutti gli elementi della strategia scelta: l’inflazione è ancora troppo alta e rischia di rimanere al di sopra del target per molto tempo.

Per questo il Consiglio direttivo intende avviare nuovi rialzi dei tassi

I mercati si aspettano un nuovo rialzo e una nuova contrazione massima. Di conseguenza è previsto un ulteriore aumento dei tassi ipotecari per imprese e famiglie con tasso variabile. Per il momento i volumi di prestito immobiliare e di vendita non hanno sofferto molto, ma il fatto è che ottenere un prestito sta diventando sempre più costoso. Anche per questo il dibattito sulla giustificazione della politica monetaria della Banca Centrale Europea è ampio. Intanto a settembre i tassi sui prestiti alle famiglie – i più alti dal 2016 – sono saliti al 2,17% (dati ABI), il tasso medio sui prestiti alle nuove imprese è salito all’1,86%, il tasso medio sui prestiti generali è salito al 2,49%, da 2,32 % nel mese precedente.

In termini di volumi, sempre secondo l’ultimo rapporto ABI, a settembre i prestiti alle imprese e alle famiglie sono aumentati del 4,2% anno su anno. I dati economici si riferiscono ad agosto e mostrano un aumento anno su anno delle transazioni del 4,8%, mentre i prestiti non ipotecari alle famiglie crescono del 4,1%.

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