La Bce reagisce ed esce dall’angolo: arriva lo scudo anti spread

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

Un passo avanti rispetto alle decisioni che aveva fatto trapelare la BCE e  che vedevano una posizione di chiusura della Lagarde. Arrivano invece  notizie circa lo lo scudo anti spread, una misura straordinaria che serve a contrastare la speculazione e a proteggere alcuni Stati che, come l’Italia, sono esposti in misura maggiore  alle oscillazioni dei mercati.

La parola ora passa agli uffici tecnici che devono  definire lo strumento che sarà poi portato all’approvazione del Consiglio. La presidente Christine Lagarde esce dall’angolo e anche dalle sue rigide posizioni e, come Mario Draghi in precedenza, cerca di essere al fianco di alcuni Paesi. le sue decisioni continuano ad influenzare il mondo e l’economia sia in positivo che in negativo.

In negativo giovedì scorso  ( quando il suo atteggiamento di chiusura hanno innescato la reazione dei mercati e “la maglia nera di Piazza Affari della seduta di Venerdì”) e  in positivo oggi ( infatti è bastato solo l’annuncio dell’avvio di una fase operativa per lo scudo anti spread ad innescare il rialzo dei mercati) .

La volontà della BCE di intervenire per lenire l’effetto sugli spread del nuovo corso della politica monetaria ha dato ossigeno non solo a Milano ma anche alle altre Borse europee che hanno chiuso tutte in positivo con Milano che ha conquistato il podio.

Notizie ancora vaghe sull’entità dello scudo anti-spread: Il Consiglio direttivo ha deciso di “conferire mandato ai pertinenti Comitati dell’Eurosistema insieme ai servizi della Bce per accelerare il completamento della progettazione di un nuovo strumento anti-frammentazione da portare all’esame del Consiglio direttivo“.

In attesa di notizie più dettagliate intanto si attendono le reazioni dei mercati e delle Borse italiane. Intanto preoccupa  il Belpaese  la riduzione delle forniture di gas russo attraverso il gasdotto Nord Stream e la conseguente riduzione delle forniture di gas, pari a circa il 15%, a Eni. Almeno per oggi i flussi di gas in Italia sono regolari.

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