Tra i principi fondamentali su cui si basa l’arredamento in stile giapponese, c’è l’idea che la persona sia a stretto contatto con la natura, non per proteggerla e preservarla, preservandone la bellezza, ma perché la sua vita ne fa parte. Rispetto per ciò che ci circonda e per noi stessi sono alla base di questo stile.
Quando si entra in una casa in stile japan lo notiamo subito, è una casa capace di proteggere l’ambiente, trattandolo con cura ed entrando in contatto con esso attraverso suoni, vento, luci e ombre. Inoltre, la figura umana è al centro dell’attenzione della casa, e lo dimostra il fatto che l’unità di misura del pavimento, dei mobili, delle porte e del letto è il tatami, le cui dimensioni rettangolari sono destinate all’essere umano ( 85 cm × 180 cm).
Particolare attenzione va riservata alla camera da letto, che non deve essere troppo luminosa, con una predominanza dei toni della terra, e deve creare una sensazione di benessere e tranquillità. Secondo la tradizione giapponese, il letto era un materasso imbottito di cotone e piume, posizionato proprio sul pavimento, che al mattino veniva arrotolato e pulito, e questa soluzione è ancora oggi utilizzata per la sua comodità e il poco spazio che può occupare. Altre tipologie si sono succedute negli anni, tra cui il voluminoso e lussuoso baldacchino nato durante il periodo di influenza cinese (794-1185 d.C.), questa decisione fu di breve durata perché, in contrasto con la semplicità della cultura giapponese.
Generalmente oggi possiamo trovare letti intrecciati senza parti metalliche, materiali pregiati come faggio laminato o futon, “materasso arrotolato”. In camera da letto, il trucco è mantenere il design semplice e ordinato e questo viene implementato nell’uso di armadi ampi ma molto pratici: con ante scorrevoli, con ante grezze, faggio lamellare, con le tradizionali porte shoji giapponesi, moduli di supporto per maglioni e cassetti interni.
Le famose e insostituibili porte scorrevoli o divisori shoji sono parte integrante dei mobili giapponesi, nei quali, viste le ridotte dimensioni degli ambienti, ogni centimetro è necessario. Un’altra caratteristica altrettanto importante è che grazie al materiale con cui sono realizzati facilitano il passaggio della luce, e infatti di questi pannelli troviamo due versioni simboliche ovvero con carta di riso o con tessuti di cotone naturale. La maggior parte dei mobili giapponesi, come abbiamo già visto per i letti, è bassa. Ciò vale anche per uno dei personaggi indiscussi del soggiorno, il divano. In questo stile di arredo è decisamente minimalista e realizzato interamente con materiali naturali. Nel soggiorno ci sono anche i sedili tipici giapponesi, ovvero gli Zabuton. Questi cuscini per la classica seduta a terra, sono utilizzati anche nelle pratiche Zen, sono un punto fondamentale della tradizione giapponese.