Iveco Group ha visto un notevole rialzo del titolo, avvicinandosi al 7%, grazie ai risultati del primo trimestre che hanno superato le aspettative e questo è stato interpretato dagli analisti di Intermonte come un segnale positivo, nonostante il cambio di leadership imminente, con Olof Persson pronto a sostituire l’attuale CEO Gerrit Marx dal primo luglio.
Il titolo ha inizialmente riscontrato difficoltà nell’apertura per eccesso di rialzo, ma ha successivamente raggiunto un massimo giornaliero di 12,555 euro per azione, dato che si contrappone ai massimi storici registrati ad aprile, quando l’azione toccò 14,8 euro intraday e 14,58 euro alla chiusura e dopo una flessione, il titolo è risalito, riflettendo l’andamento positivo del trimestre.
Dati finanziari del primo trimestre
I ricavi consolidati del trimestre si sono attestati a 3,367 miliardi di euro, superando le aspettative di 3,35 miliardi, mentre i ricavi netti delle attività industriali sono rimasti stabili a 3,283 miliardi, con un miglioramento dei prezzi che ha compensato i minori volumi, specialmente in Sud America.
Il gruppo ha riportato un utile netto di 22 milioni di euro, leggermente inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre l’utile netto adjusted è raddoppiato a 153 milioni di euro, superando le previsioni grazie a un effetto una tantum di 115 milioni di euro.
Risultati superiori alle attese e commenti degli analisti
Secondo gli analisti di Equita Sim, i risultati del primo trimestre sono stati migliori delle attese, con tutte le divisioni dell’azienda, eccetto il Powertrain, che hanno contribuito positivamente e, in particolare, i settori Truck e Difesa hanno mostrato performance significative. Anche Intermonte ha sottolineato come i risultati siano stati superiori alle aspettative, grazie a una riduzione dei costi e a un miglioramento dei prezzi.
L’Azienda prevede per l’anno in corso un Ebit adjusted consolidato tra 920 e 970 milioni di euro, con una diminuzione del 4% nei ricavi netti delle attività industriali rispetto al 2023, mentre l’Ebit adjusted delle attività industriali è stimato tra 790 e 840 milioni di euro, con un free cash flow tra 350 e 400 milioni e investimenti per circa 1 miliardo di euro.
Equita ritiene che queste previsioni siano coerenti e prudenziali, in linea con le proprie stime e quelle di consensus.