Italo riduce i servizi e scrive al governo

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
Wall Street

I treni Italo decidono di ridurre i servizi a causa del calo della domanda e l’AD scrive una missiva al governo

Da oggi stop, Italo riduce il suo programma di 6 servizi e dal 14 gennaio diventeranno ben 27. I contagi sono in continuo aumento e Italo comunica le  misure che ha deciso di intraprendere anche a causa delle decisioni del governo per arginare la situazione covid e della quindi inevitabile contrazione della domanda. La seconda compagnia di treni di alta velocità italiana dopo Treni Italia chiede anche un intervento tempestivo del governo per fronteggiare un “inevitabile e ulteriore peggioramento dovuto all’aggravarsi dell’emergenza epidemiologica e scongiurare, oltre ai tagli dei livelli di produzione già in corso, misure drastiche che avrebbero impatti sul servizio garantito al cittadino e sul livello occupazionale”. 

Italo ritiene necessaria “una riduzione dei servizi giornalieri. Le prime soppressioni riguarderanno da oggi 6 servizi che dal 14 gennaio diventeranno 27 (di cui 21 soppressi tutti i giorni e ulteriori 6 il martedì, mercoledì e giovedì)”.

L’amministratore delegato di Italo, Giambattista La Rocca, ha inviato oggi al governo una lettera d’appello in cui chiede delle misure per contrastare il calo della domanda:

“Questo rinnovato stato di crisi apre uno scenario incerto ed estremamente precario per tutti che, inevitabilmente, esplica i suoi effetti anche sul mercato dell’Alta Velocità ferroviaria che, come noto, è stato sin dall’inizio uno dei settori più fortemente impattati dall’emergenza pandemica e dalle misure di contenimento attuate e, allo stato odierno, con l’aggravarsi dello scenario epidemiologico, ha registrato una nuova e significativa contrazione a causa dell’abbattimento della domanda da parte dei viaggiatori. Per il comparto dell’AV, infatti, la situazione odierna è tale da lasciar prefigurare un inevitabile e ulteriore peggioramento che avrà effetti comparabili a quelli già patiti in occasione del primo lockdown nazionale, con l’aggravante che il settore di riferimento si trova oggi già fortemente piegato dalle precedenti e gravi ripercussioni economiche dell’emergenza epidemiologica che investe il nostro Paese ormai da due anni. Per questo, per salvaguardare la continuità aziendale e occupazionale delle imprese ferroviarie a mercato, è assolutamente necessario un tempestivo intervento del Governo volto ad approvare misure di sostegno economico quali lo sconto sul canone di accesso all’infrastruttura (cd. pedaggio) e l’erogazione di fondi di compensazione del danno subito”. 

 

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