Italiani risparmiatori fanno ripartire l’economia: lo dice Consob

Di Antonia De La Vega 4 minuti di lettura
Italiani risparmiatori fanno ripartire l'economia: lo dice Consob

A causa della pandemia sanitaria, il 2020 è stato uno dei peggiori dal punto di vista economico e sociale. L’Italia vive una sorta di crisi simile alla fine della seconda guerra mondiale. Secondo la Consob però il risparmio degli italiani sarà il pilastro dell’economia di quest’anno.

In occasione dell’incontro annuale con i rappresentanti dei mercati finanziari in occasione della presentazione del rapporto Consob 2020, il presidente Paolo Savona ha accolto con favore come l’Ue e l’Italia abbiano saputo far fronte a questa emergenza. L’Unione Europea e l’Italia hanno utilizzato un’ampia gamma di strumenti proposti dall’esperienza di politica economica per controllare le conseguenze dell’emergenza. In particolare il Belpaese ha avviato la ripresa economica e sta dimostrando la volontà di affrontare  tutte le problematiche che potrebbero ritardarla compresa la regolamentazione dell’innovazione finanziaria. Occorrono regole in grado di favorire gli investimenti, la crescita e di rispondere tempestivamente alle tendenze dei mercati finanziari nell’economia reale.

Secondo Consob  il risparmio delle famiglie italiane rimane un pilastro economico e sociale importante che ha contribuito in modo significativo a mantenere la stabilità del mercato, ma le esportazioni sono state il vero motore della crescita. In particolare la ripresa del commercio internazionale è stata subito accolta dalle nostre aziende esportatrici, confermandone stabilità e dinamismo. La posizione finanziaria dell’Italia all’estero è positiva dopo passi durati anni.

Consumi privati ​​e spesa pubblica mostrano che non abbiamo la stessa crescita osservata in altri grandi paesi esteri.

«Il debito pubblico è cresciuto grandemente, sia pure in forme diverse da quelle che uno stato emergenziale avrebbe richiesto, ma la fiducia nelle capacità di reazione dell’economia italiana è anch’essa cresciuta, come testimonia la significativa riduzione dello spread tra i tassi dell’interesse di BTP e BUND – ha continuato Paolo Savona. – Questo risultato è anche frutto delle decisioni prese, dalla Banca Centrale Europea, nella forma di acquisto di titoli pubblici e dagli organi dell’Unione di sospendere, anche se temporaneamente, il Patto di stabilità e di avviare il Piano Next Generation EU».

Per proseguire con la fase di ripartenza delle attività produttive è necessario integrare le decisioni già prese. Occorre stimolare il capitale di rischio delle imprese al fine di aumentare la loro leva finanziaria e aumentare la loro disponibilità a nuove iniziative. La riforma fiscale, da tempo guidata e sostenuta dal PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza nell’ambito dell’attuazione del NGEU, rappresenta un’importante opportunità.

Paolo Savona ha parlato anche delle criptovalute, evidenziandone la volatilità e l’instabilità finanziaria: «Gli strumenti criptati – ha avvertito l’economista che guida la Consob – creano nuovi problemi al funzionamento dei mercati per le relazioni che instaurano con gli strumenti tradizionali e digitalizzati, rendendo difficile la loro regolamentazione e sorveglianza, con conseguenze distorsive sull’attività di produzione e scambio, come testimonia il fatto che un solo Bitcoin abbia avuto di recente la possibilità di acquistare un’auto elettrica di grossa cilindrata e poco dopo abbia perso la metà del suo potere di acquisto».

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