Italia e pensioni: la classifica mondiale Mercer 2022

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
pensionati

Perché il Belpaese è in posizione così bassa nella classifica Mercer?

La classifica è redatta tenendo sotto controllo 3 punti: adeguatezza dei trattamenti pensionistici, integrità (trasparenza, governance) e sostenibilità. E se nei primi du epunti l’Italia potrebbe in qualche modo salvarsi o essere competitiva per quanto concerne le sue pensioni, perde molto in termini di sostenibilità. Basti però pensare cha al top della classifica è, si legge sul sito Mercer, l’Islanda:

“Il Mercer CFA Institute Global Pension Index classifica 44 regimi pensionistici a livello globale, evidenziando sfide e opportunità di ciascuno. Quest’anno alla nostra analisi abbiamo aggiunto il Portogallo, avvalendoci anche di dati aggiornati OCSE e delle Stime ONU 2022 sulla popolazione mondiale. L’indice è costituito da tre sotto-indici (adeguatezza, sostenibilità e integrità) che consentono di valutare ciascun sistema previdenziale sulla base di oltre 50 indicatori. Quest’anno il capitolo speciale analizza le caratteristiche dei piani a contribuzione definita (DC), evidenziando in che modo l’industria pensionistica deve lavorare su questo fronte al fine di soddisfare i bisogni degli attuali e dei futuri pensionati, date le sostanziali differenze dei piani DC rispetto ai piani a prestazione definita (DB) e il sempre più definitivo abbandono di quest’ultimi”.

La classifica è la seguente:

  • Austria – 55.0
  • Belgio – 67.9
  • Danimarca – 82.0
  • Finlandia – 77.2
  • Francia – 63.2
  • Germania – 67.9
  • Islanda – 84.7
  • Irlanda – 70.0
  • Italia – 55.7
  • Paese Bassi – 84.6
  • Norvegia – 75.3
  • Polonia – 57.5
  • Portogallo – 62.8
  • Spagna – 61.8
  • Svezia – 74.6
  • Svizzera – 72.3
  • Regno Unito – 73.7

L’Italia si posizione a metà classifica (al 9° posto su 17 economie analizzate) mentre, a livello mondiale, siamo al 35° posto su 44 nella classifica generale ed al 43esimo per quella che riguarda la sola sostenibilità. In base alla media ponderata dei tre sotto-indici,le migliori sono Islanda, Olanda e Danimarca, invece alla posizioni più basse della classifica ci sono: Thailandia, seguita da Filippine e Argentina.

Il perché di questa classifica?

Lo spiega molto bene il Prof. David Knox, autore principale, attuario e Senior Partner, Mercer: “È fondamentale capire se i sistemi previdenziali mondiali saranno in grado di rispondere alle esigenze e alle aspettative dei cittadini nei prossimi decenni”. 

Il nostro Paese ha quasi il suo governo ed ora sarà il momento per parlare di riforma delle pensioni? 

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