Italia e Innovazione: il più grande festival Wmf 2022 si svolgerà a Rimini

Di Alessio Perini 3 minuti di lettura
tecnologia

L’appuntamento con la tre giorni di condivisione, confronto e dialogo, sul tema dell’innovazione si svolgerà  il 16, 17 e 18 giugno presso la fiera di Rimini. Si  chiama Wmf ed è il più grande Festival sull’innovazione digitale del pianeta con oltre 100 eventi e un parterre eccezionale  di ospiti e speaker.

L’Italia sarà quindi un palcoscenico in grado di attirare su di se un interesse mondiale e darà un  contributo determinante per la cooperazione internazionale all’insegna dell’innovation diplomacy con speech, eventi di formazione, incontri B2B, awards, eventi musicali e ospiti da tutto il mondo

Wmf 2022,  la più ricca ed ambiziosa edizione mai realizzata. sarà patrocinato da Regione Emilia Romagna, Comune di Rimini, Comune di Bologna, Agenzia spaziale italiana, Sport e salute spa, Clust-Er. Tra le iniziative molte dedicate ai giovani tra cui il Wmf future show ( che ospiterà tecnologie mai viste prima in Italia con dimostrazioni live, la possibilità di interagire con dispositivi tecnologici ancora sperimentali, e momenti di spettacolo) e il World startup fest (evento dedicato al mondo startup, scaleup e a investitori ed incubatori pronti ad incontrare nuove aziende e le loro idee innovative).

Cosmano Lombardo, ideatore e chairman del Wmf  spiega: Questa edizione è il punto di atterraggio dell’innovation plan, il progetto avviato dopo i due anni di pandemia per diffondere l’innovazione in giro per il mondo e nei piccoli centri italiani. Durante la tre giorni ci saranno come parte attiva tutte gli attori con cui si è lavorato durante l’anno, la Vallata dell’innovazione come l’abbiamo ribattezzata. Sarà una festa all’insegna del futuro, della formazione, della cooperazione, della pace e della sostenibilità. Lavoriamo costantemente per la costruzione di comunità aperte ed inclusive, per un futuro migliore, dove giovani, tecnologia e innovazione lavorano insieme”.

Vassili Casula, del ministero della Cultura, dice: “Il ministero partecipa per il terzo anno al Wmf, con la consapevolezza che si tratta di una realtà che può favorire il dialogo sui temi del digitale e tecnologia fra pubblico e privato, che non deve sovrapporsi né sostituire ma deve dialogare con lo Stato per la salvaguardia del patrimonio culturale italiano. Il Wmf è vetrina adatta a questo scopo”.

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