(QuiFinanza.it) Quando deve essere versato il conguaglio Irpef direttamente in busta paga? Come funziona questo strumento? Ma soprattutto quali sono gli aspetti che i lavoratori devono conoscere, per non trovarsi delle spiacevoli sorprese nel momento in cui ricevono lo stipendio.
Per la presentazione della propria dichiarazione dei redditi i lavoratori ed i pensionati possono usufruire dei vantaggi del Modello 730. Questo è, in estrema sintesi, uno modello dichiarativo semplificato, che permette:
- di ottenere i rimborsi dei crediti fiscali direttamente nella busta paga;
- di effettuare il pagamento delle trattenute fiscali e degli eventuali conguagli direttamente dallo stipendio.
Uno dei dubbi che si pongono molti contribuenti, a questo punto, è quale sia il calendario del conguaglio Irpef: quando il sostituto d’imposta trattiene le tasse che i lavoratori devono versare, per girarle direttamente all’Agenzia delle Entrate?
Ricordiamo che i contribuenti hanno la possibilità di presentare il Modello 730 nel periodo compreso tra l’11 maggio ed il 30 settembre 2023. Ovviamente, in base alla data in cui il singolo lavoratore decide di adempiere ai propri obblighi fiscali, cambia anche la data entro la quale viene effettuato il conguaglio Irpef. Ma vediamo nel dettaglio cosa succede.
La trattenuta Irpef in busta paga
Ricordiamo che l’Irpef è, in estrema sintesi, l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Questa imposta deve essere pagata da tutti i lavoratori dipendenti e dai pensionati, che siano dotati di un sostituto di imposta. In questi casi è direttamente il datore di lavoro o l’ente che eroga la pensione ad effettuare le ritenute Irpef, trattenendole direttamente dalla busta paga o dal cedolino della pensione.
Alcuni contribuenti, però, risultano essere completamente esonerati dal pagamento dell’Irpef. All’interno di questa particolare categoria di lavoratori rientrano quanti hanno un reddito minimo ed alcune categorie di pensionati. I redditi che sono esenti dal pagamento dell’Irpef sono:
- quelli provenienti dalle pensioni, nel caso in cui il contribuente abbia un reddito annuo inferiore a 7.500 euro. Nel caso in cui il contribuente abbia un’età superiore a 75 anni, il limite per l’esenzione viene alzato ad 8.000 euro. Per godere di questa esenzione è necessario non avere altri redditi oltre a quelli derivanti dalla pensione;
- quelli provenienti dai fabbricati, che fruttano fino a 500 euro ogni anno. O eventuali redditi da terreni che fru
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