Ipergamia: scegliere in base alla posizione sociale e non con il cuore

Di Gianluca Perrotti 4 minuti di lettura

L’amore è eterno finché dura, o almeno così si dice. Ma cosa succede se non è puro, vero amore? Scopriamo cos’è l’ipergamia e come funziona, l’abitudine di scegliersi un partner non in base a ciò che dice il cuore, ma in relazione alla classe sociale di appartenenza della persona.

E se è vero che tutti vorremmo avere al nostro fianco una persona migliore, è anche vero che il cuore segue regole che la mente non conosce. Resta da vedere se gli si potrà almeno mostrare la strada. Va da sé che la parola deriva dai termini greci “hyper” e “gamos” che significano rispettivamente “su” e “pari”. Così, in italiano può essere tradotto come “un’unione che trascende lo stato originario”.  L’ipergamia, infatti, può essere considerata una vera e propria consuetudine coniugale, in base alla quale i membri di un determinato gruppo sociale scelgono il proprio coniuge, scegliendo esclusivamente tra coloro che appartengono a un rango superiore. E non solo dal punto di vista socioeconomico. Culturalmente, l’ipergamia è più pronunciata nelle società più povere. E la maggior parte ritiene che si tratti di una tendenza specificamente associata al mondo femminile.

A partire dall’osservazione del mondo animale, le femmine scelgono i maschi migliori con cui accoppiarsi e scartano il resto. I criteri sono molto diversi: può essere il maschio alfa, il più coraggioso e autorevole del gruppo, o il più spettacolare, o anche quello che meglio eccelle nella caccia di tutti. Pertanto, lontano dal fattore economico, nel regno animale le femmine hanno la tendenza a scegliere coloro che possono eccellere nei loro talenti e talenti di qualsiasi tipo.

E sebbene la società cerchi di attribuire connotazioni negative allo stesso tipo di scelta nel comportamento umano, non è chiaro il motivo per cui gli stessi schemi non si riproducono tra uomini e donne. Schemi che potrebbero non avere altro scopo che costruire relazioni sane. La verità è che l’ipergamia non risparmia nessuno. Tutti noi vogliamo avere qualcuno al nostro fianco che ci faccia sentire meglio di come siamo. Ma il concetto di “meglio” (così come il concetto di amore incondizionato), sebbene soggettivo, trova caratteristiche comuni a seconda del genere di regia.

Secondo la psicologia evolutiva, le qualità che gli uomini cercano nelle donne sono strutturalmente diverse dalle qualità che le donne cercano negli uomini.Dal lato maschile si può parlare di ipergamia estetica: cioè gli uomini si accontenteranno di scegliere il più bello, il più attraente o il più desiderabile. Le donne, invece, non cercano l’apparenza, ma le capacità e il successo, potenziale e reale, che il proprio partner deve possedere per averlo vicino.

Pertanto, sono vietati pregiudizi e stigmatizzazioni inutili, adatti solo a chi non ha opinione. Ruoli di genere e fattori culturali, frutto di credenze e sovrastrutture, esacerbano il ruolo ipergamico della donna nella società e la condannano, come spesso accade, per quella che è la norma in natura.

In effetti, uomini e donne vogliono cose diverse ed entrambi sono disposti a lottare per ottenerle.

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