(BorsaeFinanza.it)
Dopo anni di tassi di interesse negativi investire in obbligazioni è tornata a essere un’attività lucrativa e con rendimenti elevati. Tanto che nel corso dell’anno gli afflussi di capitale sul mercato dei bond hanno continuato a crescere. I fondi obbligazionari, per esempio, hanno raccolto 1,97 miliardi di euro nel mese di luglio e 13,61 miliardi di euro dall’inizio dell’anno secondo l’ultimo aggiornamento della Mappa del risparmio gestito di Assogestioni. Gli investitori hanno sfruttato la possibilità di costruire portafogli di obbligazioni che guardano al lungo termine.
“Soprattutto nel contesto attuale le obbligazioni sono una classe di strumenti importante per beneficiare degli alti tassi di interesse nel lungo periodo” spiega Christian Hecker, cofondatore di Trade Republic. Tuttavia si tratta di una asset class a cui non è facile accedere per l’investitore retail. In primo luogo si tratta di selezionare le obbligazioni liquide tra le migliaia a disposizione sul mercato. In secondo luogo i tagli di investimento minimi disponibili partono da 1.000 euro. Inoltre si può investire in obbligazioni solo se si passa da una banca o un consulente finanziario.
In questo contesto Trade Republic, piattaforma di risparmio leader in Europa, lancia la sua proposta volta a semplificare l’accesso alle obbligazioni. A partire dall’1 ottobre metterà a disposizione 500 obbligazioni governative e societarie liquide su cui gli utenti potranno investire su base giornaliera impegnando anche un solo euro. La società non prevede l’applicazione di commissioni percentuale sulle operazioni e per il regolamento viene applicata una tariffa fissa di 1 euro per il rimborso di costi esterni.
“In questo modo, per la prima volta in Europa, la negoziazione di obbligazioni diventa accessibile a un’amplia platea di investitori, in linea con la missione di Trade Republic di democratizzare i mercati finanziari” aggiunge Hecker.
C’è un ulteriore obiettivo che Trade Republic intende perseguire con il lancio della nuova iniziativa: avvicinare tanti giovani investitori al dettaglio che non hanno mai acquistato un’obbligazione, considerati anche gli scarsi rendimenti degli ultimi anni.
“Esiste un’intera generazione di giovani investitori al dettaglio che non ha mai comprato una obbligazione in vita sua – spiega Emanuele Agueci, regional manager per l’Italia di Trade Republic – perché i rendimenti non giustificavano il costo. Ciò cambia oggi: con i tassi di riferimento che superano il 4% e appena rialzati dalla BCE, è possibi
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