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Scenari recessivi per Stati Uniti ed Europa e rischi geopolitici in aumento invitano gli investitori a essere prudenti nei loro investimenti. Adottare strategie difensive è l’indicazione di Christophe Girondel, vice amministratore delegato e responsabile della Distribuzione di Nordea. Questo non significa stare fuori dai mercati finanziari ma sfruttarne gli elementi più solidi. “Anche perché da almeno sei mesi gli investitori hanno un alleato in più per i loro portafogli, le obbligazioni” ha sottolineato Girondel nel corso di un’intervista rilasciata a Borsa&Finanza.
Il ritorno delle obbligazioni
Christophe Girondel intervistato da Nordea Per Christophe Girondel il ritorno delle obbligazioni è un’ottima notizia e oggi più che mai l’opportunità per gli investitori è invitante. “Ritengo che ci stiamo avvicinando al termine di un importante ciclo e che la proposizione di valore che offrono oggi i bond sia migliore di quella di cinque mesi fa” ha specificato nel corso dell’intervista.
“Per un lungo periodo – ha proseguito – tanti investitori hanno mantenuto un’esposizione nulla all’obbligazionario, ora sono tornati a investirvi.
Qualche rischio potrebbe esserci se i tassi di interesse continuassero a crescere. Noi riteniamo che potrebbero farlo ma ancora poco”. Anche in questo caso, tuttavia, investire in un bond che rende il 4% o il 5% è una buona proposizione di valore per il vice ad di Nordea che aggiunge: “Se poi i tassi di interesse dovessero scendere ci sarà la possibilità di realizzare un guadagno in conto capitale. Ma non è necessario che i tassi scendano per fare di un’obbligazione un buon investimento”.
Gli investitori lo hanno capito e hanno premiato gli investimenti obbligazionari nel corso degli ultimi sei mesi come testimonia l’incremento della domanda per i fondi obbligazionari. “Anche perché permettono di decidere il grado di rischio che si vuole assumere – precisa Girondel -. Si può investire sui titoli ad alto rendimento, che in questo momento tuttavia non registrano una domanda molto forte in quanto gli investitori temono una recessione. Oppure ci si può dirigere verso gli investment grade o il credito”.
Investimenti in difesa anche con le azioni
Le opportunità per costruire un portafoglio difensivo che possa navigare in uno scenario di recessione, per quanto non profonda, si trovano anche sul mercato azionario. In questo caso la preferenza deve andare a investimenti in azioni che Girondel definisce “noiose”.
“Hanno dividendi e cash flow stabili e possono performare bene a prescindere dallo scenario economico in cui si trovano” precisa, aggiungendo come ulteriori alternative i covered bond o le strategie liquid alternative alpha che anche Nordea offre.
Attenzione però: parlare di azioni noiose non significa escludere le big tech. “Microsoft, per esempio, io la considero un’azione molto noiosa. La società dispone di molte fonti di cash flow stabile. Pensiamo solo al fatto che tutti utilizzano Microsoft Office e che, anche in caso di un rialzo dei prezzi, in pochi sono disposti ad abbandonarlo”.
Gli investitori stanno guardando al reddito
Uno degli assi vincenti nella manica del mercato obbligazionario quest’anno sono stati i rendimenti. Gli investitori apprezzano la possibilità di ricevere un reddito periodico (la cedola) in un contesto inflazionistico. Per le azioni questo reddito deriva dai dividendi.
La domanda per flussi di coupon periodici ha spinto Nordea a lanciare otto share class di fondi a cedola che distribuiscono mensilmente il rendimento prodotto dagli investimenti. Sono fondi che già esistevano. La nuova soluzione è di prevedere un flusso di pagamento mensile, legato all’andamento degli investimenti in portafoglio, così da rispondere celermente alle necessità di reddito degli investitori. “Abbiamo un target annuo di rendimento a cui guardiamo e che cerchiamo di rispettare. In questa fase di bassa volatilità le distribuzioni sono regolari e con un target di r
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