Intesa Sanpaolo: il digitale di Isybank e Fideuram Direct, che fare in Borsa?

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura
Finanza ed economia

(BorsaeFinanza.it)

Dalla metà del mese di giugno Intesa Sanpaolo ha iniziato a muoversi alla conquista del mondo digitale, dopo aver da anni conquistato il ruolo di principale banca dell’Italia nonché strumento di sostegno a famiglie e imprese e di sviluppo del paese. Lo ha fatto con la creazione di Isybank prima e Fideuram Direct più di recente.

Isybank è la banca completamente online dedicata a chi non è abituato o non è interessato a frequentare le filiali e che, in futuro, sarà la banca retail del gruppo. Attualmente da capo alla Banca dei territori guidata da Stefano Barrerse. A poche settimane dal lancio ha già raggiunto i 4 milioni di clienti. Fideuram Direct è invece il servizio di consulenza digitale che sfrutta una piattaforma pensata per i risparmiatori e i trader che vogliono investire da remoto. Commentando l’iniziativa, l’amministratore delegato di Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking Tommaso Corcos ha dichiarato: “Il futuro della consulenza è già qui”, mentre per l’ad di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina “in un mercato in cui la tecnologia sarà sempre un fattore dominante, noi di Intesa Sanpaolo saremo ancora protagonisti”.

Azioni Intesa Sanpaolo, le quotazioni ritracciano 

Il titolo Intesa Sanpaolo, quotato sul FTSE Mib, sembra essere impostato al ribasso nel breve termine, anche grazie alla performance negativa registrata nella seduta di ieri (-0,96%). Dopo un’apertura molto al di sotto della chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento fortemente ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 2,5150, per poi rimbalzare vistosamente nel corso del pomeriggio fino a limitare le perdite chiudendo sul finale a quota 2,5385.

Il sorprendente rally che ha caratterizzato l’azione nel mese di luglio si è arrestato all’inizio di questa settimana con la formazione di un doppio massimo daily in area 2,6430, a cui stanno facendo seguito alcune giornate fortemente negative. Si tratta di un fisiologico storno che nulla toglie all’impostazione ancora rialzista del grafico. Tant’è che proprio ieri la discesa si è arrestata in prossimità dell’importante indicatore Supertrend facente funzione di supporto (2,5150 euro). La forza del titolo, inoltre, è evidente se si osservano le ultime due sedute: entrambe iniziate con forte ribasso intraday a cui ha fatto sempre seguito un rimbalzo dovuto all’intervento dei compratori. Per l’immediato futuro, però, le prospettive non sono rosee. Probabilmente il già citato supporto potrà sostenere i corsi ancora per qualche giorno, ma poi si dovrebbe assistere a una sua violazione, anche in considerazione del fatto che, solitamente, i ritracciamenti dopo una corsa così lunga sono più ampi.

Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento del livello 2,5635 con target nell’intorno dei 2,6215 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere


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