Intelligenza artificiale: quanto impatterà su 3 tipologie di lavoratori

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) Il tema dell’intelligenza artificiale è più che mai rovente. Con il successo del chatbot ChatGPT di OpenAI a partire dal mese di novembre 2022, si è scatenata una concorrenza senza frontiere tra i big tecnologici mondiali. Da Microsoft a Google a Baidu, si combatte una battaglia commerciale a suon di miliardi per presentare il migliore prodotto di IA sul mercato e in poco tempo.

Tuttavia, alcune controindicazioni sono emerse da subito. Una riguarda la sicurezza dei dati personali. Non a caso in Italia le autorità regolamentari hanno stoppato le attività di ChatGPT. Un’altra preoccupazione concerne i tentativi di frodi e raggiri.  L’IA può essere con uno strumento molto potente in mano alla criminalità informatica. Al riguardo, la banca tedesca online N26 ha presentato recentemente un  memorandum per difendersi dagli attacchi di ogni genere. Infine, vi è da considerare un aspetto che sta alimentando le preoccupazioni delle istituzioni di ogni paese, ovverosia la possibile perdita di posti di lavoro in vari settori dell’economia.

Intelligenza artificiale: quanto sarà importante per i lavori attuali

Ma sarà veramente così, ossia i lavoratori devono temere per il proprio posto di lavoro? Gli esperti del settore nel complesso provano a fornire delle rassicurazioni, descrivendo quale sarà l’impatto su tre categorie di lavoratori


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