Il Garante per la privacy si è ufficialmente candidato come autorità nazionale competente in materia di intelligenza artificiale, come previsto dal Regolamento sull’IA approvato dal Parlamento UE. Secondo il comunicato stampa del 25 marzo, il Garante per la protezione dei dati personali ha dimostrato di possedere i requisiti di competenza e indipendenza necessari per attuare il Regolamento europeo sull’IA e garantire un elevato livello di tutela dei diritti fondamentali.
L’importanza della competenza e indipendenza del Garante
Il presidente Pasquale Stanzione ha sottolineato che l’approvazione dell’AI Act da parte del Parlamento europeo impone agli Stati membri di fare scelte essenziali sulle norme relative all’IA. Data l’incidenza dell’IA sui diritti fondamentali, è fondamentale attribuire la competenza ad autorità caratterizzate da requisiti di indipendenza stringenti, come le Authority per la privacy. La competenza acquisita in materia di protezione dati e processo decisionale automatizzato conferma il ruolo fondamentale del Garante in questo contesto.
La sinergia tra protezione dei dati e intelligenza artificiale
Il Regolamento sull’intelligenza artificiale si basa sull’articolo 16 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che è anche la base giuridica della normativa di protezione dei dati. Questo sottolinea l’importanza di un controllo da parte delle Autorità di protezione dei dati personali su processi algoritmici che utilizzino dati personali. La sinergia tra le discipline della protezione dei dati e dell’IA è essenziale per garantire l’effettività dei diritti e delle garanzie dei cittadini.
Un’applicazione integrata delle normative per una maggiore efficienza
Il Garante per la privacy ha sottolineato l’importanza di un’applicazione integrata delle normative sull’IA e sulla protezione dei dati da parte di un’unica Autorità. Questo garantirebbe una maggiore efficienza e coerenza nel tutelare i diritti dei cittadini. Il presidente Stanzione ha inviato una segnalazione ai Presidenti di Senato e Camera e al Presidente del Consiglio per sollecitare una riflessione su questo tema.