INPS: gli ultimi dati mostrano un incremento delle pensioni dei dipendenti pubblici

Di Francesca Parisi 3 minuti di lettura
Pensione

Le pensioni dei dipendenti pubblici sono in aumento rispetto all’anno precedente, con un incremento dello 0,9% nel 2024. Anche l’importo degli assegni percepiti dai pensionati della Pubblica Amministrazione è aumentato, come evidenziato dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio Pensioni Dipendenti Pubblici pubblicato dall’INPS. A gennaio 2024, il numero delle pensioni della PA ha raggiunto quota 3.137.572, per un importo complessivo annuo di 90.129 milioni di euro, segnando un incremento dell’8,2% rispetto all’anno precedente.

Tipologie di pensioni e importi

Nel 2023, l’importo medio mensile delle pensioni liquidate è stato di 2.083,44 euro lordi, con un aumento del 4,1%. Le pensioni di anzianità e anticipate sono le più numerose, rappresentando il 44,2% del totale e assorbendo il 53% dell’importo complessivo, pari a 1.957,2 milioni di euro. Le pensioni ai superstiti costituiscono il 30,4% del numero totale e il 18,2% dell’importo complessivo. Le pensioni di vecchiaia coprono il 22,1% delle prestazioni in termini numerici e il 25,8% in termini di importo. Infine, le pensioni di inabilità rappresentano circa il 3% del totale.

La distribuzione per genere e categoria mostra una prevalenza femminile in quasi tutte le categorie, ad eccezione delle prestazioni di inabilità. Le pensioni ai superstiti sono erogate nel 22,7% dei casi alle donne, mentre solo nel 7,6% agli uomini.

Distribuzione geografica delle pensioni pubbliche

Il maggior numero di pensioni pubbliche si concentra nelle regioni settentrionali, che rappresentano il 41% del totale nazionale delle pensioni pagate dall’INPS agli ex lavoratori della Pubblica Amministrazione. Seguono le regioni del Sud e delle isole con il 36,5%, e infine le regioni del Centro Italia con il 22,3%.

Le regioni con il maggior numero di pensioni pubbliche sono la Lombardia e il Lazio, rispettivamente con l’11,9% e l’11,2% del totale. Seguono la Campania con il 9,4% e la Sicilia con l’8,4%. Le regioni con il minor numero di pensioni pubbliche sono la Valle d’Aosta (0,3%), il Molise (0,7%) e la Basilicata (1,1%).

Il rapporto sottolinea che il 59,7% delle pensioni è erogato a donne, mentre il 40,3% è destinato agli uomini. Le pensioni di anzianità o anticipate costituiscono il 58,9% del totale, per un importo complessivo di 58.921 milioni di euro, mentre le pensioni di vecchiaia rappresentano il 14,6% degli assegni in pagamento nel 2024, per un totale di 15.047 milioni di euro. Le pensioni di inabilità rappresentano il 6,3%, mentre il 20,2% è costituito da pensioni ai superstiti.

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