Infortuni a scuola: chi citare, risarcimento INAIL, normativa

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) Gli infortuni a scuola non sono così infrequenti come si può immaginare. Gli infortuni di studenti e insegnanti nelle scuole pubbliche e private hanno avuto un picco nel 2019 con 81.839 casi tra gli studenti e una riduzione a 41.766 incidenti denunciati nel 2021, complice il periodo di sospensione delle attività didattiche in presenza dovuto alla fase pandemica. La più alta concentrazione di infortuni, sia tra studenti che tra insegnanti, si concentra nelle scuole pubbliche del Nord-ovest, staccate nettamente da quelle di Sud e isole. Ma come ci si deve comportare in caso di danno? Vediamolo qui.

Infortuni a scuola: la normativa

Se uno studente si fa male a scuola nell’orario che va dall’ingresso all’uscita dall’istituto, quest’ultimo è ritenuto responsabile e deve risarcire i danni. Gli insegnanti hanno infatti l’obbligo di custodia e vigilanza sugli alunni. A stabilirlo è l’articolo 2048 comma 2 del codice civile, secondo cui “i precettori e coloro che insegnano un mestiere o un’arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza”. È per questo motivo che la legge obbliga le scuole a sottoscrivere una polizza assicurativa sugli infortuni presso l’INAIL per ogni singolo studente. L’assicurazione scolastica serve a coprire l’istituto dalle eventuali richieste di risarcimento avanzate da genitori e tutori o dall’alunno stesso qualora maggiorenne.

È sempre la scuola a dover eventualmente dimostrare che l’incidente non c’è stato oppure è avvenuto per una causa non imputabile all’istituto o all’insegnante. Gli infortuni più frequenti sono le lesioni auto inferte, quelli che avvengono accidentalmente durante l’ora di educazione fisica, causati da un altro compagno oppure dovuti alla mancata manutenzione dell’edificio. La responsabilità è sempre della scuola per le lesioni auto inferte (caduta dalle scale, inciampo o scivolone sul pavimento, chiusura della mano in una porta, utilizzo scorretto degli strumenti di gioco e sportivi) e per la mancata manutenzione dell’edificio scolastico (un vetro rotto non segnalato, il pavimento dissestato, un gradino sconnesso). Diverso il caso dei danni subìti dal comportamento di un altro studente come risse, spintoni, cadute e violenze durante le pause o le ore di eduzione fisica: in queste situazioni, sono chiamati a risponderne la s


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