Inflazione rimane a livelli mai visti dal 1984: rincaro soft per il carrello della spesa

Di Redazione FinanzaNews24 1 minuti di lettura
Mercati americani, i titoli azionari quortati a Wall Street
Analisi dei titoli azionari quotati a Wall Street come Amazon, Tesla, Microsoft, Facebook, Walmart, Roku, 3M, American Express, Amgen, Apple, Boeing, Caterpillar, Chevron, Cisco, Coca-Cola, Goldman Sachs, Home Depot, Honeywell, IBM, Intel, J&J, JPMorgan, McDonald’s, Merck&Co, Nike, Procter&Gamble, Salesforce.com,The Travelers

È una fotografia in bianco e nero quella che fornisce l’Istat sui dati dell’inflazione relativi al mese di novembre 2022. Dopo la brusca accelerazione di ottobre, l’inflazione rimane a livelli che non si vedevano da marzo 1984 (quando fu +11,9%), è stabile.

I dati sull’inflazione del mese di novembre

Nel dettaglio l’indice dei prezzi al consumo segna un aumento dello 0,5% su base mensile e dell’11,8% su base annua (come nel mese precedente e confermando la stima preliminare). I prezzi di alcune componenti, che ne avevano sostenuto l’ascesa, tra cui gli energetici non regolamentati e in misura minore gli alimentari non lavorati, rallentano su base annua, mentre quelli di altre componenti continuano ad accelerare, tra cui gli energetici regolamentati e in misura minore gli alimentari lavorati.

Inoltre, da un lato rallentano i prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +79,4% a +69,9%), degli Alimentari non lavorati (da +12,9% a +11,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +6,8%); dall’altro accelerano i prezzi degli Energetici regolamentati (da +51,6% a +57,9%), dei Beni alimentari lavorati (da +13,3% a +14,3%), degli Altri beni


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