(BorsaeFinanza.it)
Il Sole è tornato a splendere sul Sol Levante. Il Giappone è riuscito a lasciarsi le spalle la lunga deflazione grazie sia al contesto globale di aumento dei prezzi, sia alla politica monetaria della Bank of Japan, unica tra le big ad avere ancora i tassi in territorio negativo. Le azioni giapponesi hanno beneficiato nel corso del 2023 di questo scenario. Da inizio anno l’indice Nikkei ha guadagnato il 28,5% (l’osservazione è stata effettuata alla chiusura di seduta del 15 novembre 2023). Tuttavia gran parte di questo rialzo è stato accumulato nei primi sei mesi, ai quali è seguito un andamento volatile con minimi e massimi decrescenti. Cosa fara nel 2024 l’indice Nikkei?
Gli obiettivi 2024 dell’indice Nikkei
Il Giappone è una delle nazioni tecnologicamente più avanzate e tra i suoi alfieri schiera colossi come Sony, Nintendo, Toshiba, Sharp. L’andamento del suo indice principale, il Nikkei 225, ha riflesso nel 2023 i movimenti del Nasdaq statunitense. Gli umori di quest’ultimo sono stati dettati dalla propensione al rischio degli investitori, a sua volta guidata dalle prospettive per i tassi di interesse. In ultima analisi lo scenario generale che ha separato in due l’anno della Borsa di Tokyo è lo stesso che si ritrova sul Nasdaq. Le prospettive di tassi di interesse elevati a lungo ribadite dalla Fed a metà anno sono state determinanti per spegnere gli entusiasmi nell’investimento tech.
All’opposto l’ultima riunione della Fed e ieri i dati che hanno mostrato l’inflazione USA sotto le attese, hanno rilanciato le azioni tech.
Prova ne sia che il Nikkei è balzato, nel corso della notte europea, del 2,58%, avvicinandosi ai massimi pluriennali di metà giugno scorso a 33.672 (ieri massimi a 33.556).
L’obiettivo per il 2024? Avvicinare i massimi storici del 28 dicembre 1989 a quota 38.957. A puntare il traguardo sono gli analisti di Nomura Yunosuke Ikeda e Masaki Motomura che, in un recente report, hanno previsto l’indice guida della Borsa di Tokyo a 38.000 punti entro la fine del prossimo anno e a 45.000 nel 2025. Avere a portata di mano i massimi storici significherebbe essere tornati indietro, dopo anni di sofferenza, ai livelli record raggiunti con la bolla speculativa delle azioni asiatiche.
Secondo gli analisti di Nomura il 2023 delle azioni giapponesi è stato guidato dall’uscita della nazione dallo scenario deflazionistico, dal miglioramento della governance aziendale e dall’attrattività del Giappone per gli investimenti in Asia, anche in conseguenza dei contrasti geopolitici che hanno causato l’isolamento della Cina. “Non ci aspettiamo che questo scenario cambi nel 2024”, commentano gli analisti di Nomura, anche se “ci aspettiamo qualche vento contrario dall’indebolimento del dollaro contro lo yen. In ogni caso il nostro scenario rimane favorevole a una crescita dei profitti de
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