(Money.it) Quando si parla di diritti previdenziali dei superstiti si pensa solo alla pensione di reversibilità o, al limite, alla pensione indiretta. Alla morte del coniuge pensionato, infatti, a quello superstite viene riconosciuta la pensione di reversibilità, pari a una quota della prestazione erogata, in vita, al defunto.
Se, invece, a mancare è un lavoratore che ha raggiunto determinati requisiti contributivi, e non un pensionato, al posto della pensione di reversibilità è riconosciuta la pensione indiretta. Il funzionamento è più o meno lo stesso, ma la seconda è calcolata sulla pensione a cui avrebbe avuto diritto il lavoratore in base ai contributi versati fino al momento del decesso.
E se chi passa a miglior vita non è pensionato e non lascia diritto alla pensione indiretta? I superstiti rimangono senza poter contare su nessuna prestazione? Esiste l’indennità per morte, una prestazione che solo pochi conoscono e, proprio per questo motivo, non tutti richiedono. Cerchiamo di capire di cosa s
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