Un Pasolini diverso, nella vita quotidiana, in famiglia. Un Pasolini ragazzo prima di grande artista. Si racconta la vita di un grande regista nella sua casa dell’infanzia
La casa di Pier Paolo Pasolini è ora un museo che racconta la giovinezza di un uomo che seppe essere scrittore, poeta e regista. A 100 anni dalla sua nascita (1922-1975) il , 5 marzo a Casarsa della Delizia (Pordenone) Casa Colussi riapre con nuovo allestimento che racconta l’articolata vicenda biografica e culturale del periodo friulano.
Per festeggiare l’evento fino al 3 aprile sarà possibile visitare la prima delle mostre temporanee organizzate in questo museo e intitolata “I disegni nella laguna di Grado“, realizzati proprio da Pasolini durante le riprese del film “Medea“.
A curare la mostra è stata Francesca Agostinelli che, si legge nel comunicato stampa, “la cui ricerca ha permesso il ritrovamento dei pezzi inediti, comprende 20 opere di Pasolini, 11 delle quali note e appartenenti alla collezione del pittore Giuseppe Zigaina, mentre 9 costituiscono il nucleo di “disegni ritrovati” che implementano in modo rilevante quanto sinora conosciuto. Emersi in alcune collezioni private che fra Grado, Aquileia, Cervignano e San Giorgio di Nogaro testimoniano lo scambio intellettuale e umano avvenuto nel territorio. Furono infatti donati da Pasolini agli amici che lo aiutarono e lo sostennero mentre era impegnato nella lavorazione di “Medea” e durante le Settimane del cinema. Nel dettaglio si tratta di vedute della laguna, di reti e di lanterne utili a rischiarare le notti nell’isolotto di Mota Safon, ma è emerso anche un profilo inedito di Maria Callas che Pasolini intitola “Ritratto di Maria” e data 6 settembre 1969. Da allora è rimasto, come altri, nella casa dell’amico cui Pasolini stesso lo donò. Fra i disegni inediti c’è anche un disegno dell’attore Ninetto Davoli, che dedica “a Paolo”, “I lumi affumicanti del Safon”, riconducendo la situazione al clima particolare generato nell’isola di Grado in quel breve e intenso periodo.