Il governo Meloni ha deciso di varare una sorta di normativa “ponte”, prima di arrivare a una vera e proprio riforma strutturale, per consentire a chi è in possesso dei requisiti di andare in pensione nel 2023 evitando il ritorno alla legge Fornero. In quest’ottica, con l’approvazione della nuova legge di bilancio (proprio in questi giorni è stata resa nota la bozza), sono stati cambiati i requisiti anagrafici e retributivi per l’uscita anticipata dal lavoro.
Vediamo, nel concreto, cosa cambia.
In pensione nel 2023 con Quota 103: advance funziona e quali sono i requisiti
Se ne parla da settimane, ma finalmente è arrivata l’ufficialità: nella bozza di testo della prossima manovra finanziaria è stata inserita la cd. Quota 103. Si tratta di una forma di uscita anticipata dal lavoro che permetterà ai contribuenti di andare in pensione nel 2023 al raggiungimento di:
- 62 anni di età;
- 41 anni di contributi versati.
Dai dati resi noti dall’Inps, questa modalità di pensionamento anticipato interessa circa 48 mila lavoratori, che il prossimo anno di troveranno nella condizione di poter fare richiesta di pre-pensionamento (qui, invece, i requisiti per la pensione di vecchiaia).