In pandemia si utilizza l’omeopatia

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
omeopatia

L’omeopatia è in aumento nell’era della pandemia di Covid-19. L’uso dei farmaci omeopatici, infatti, è aumentato del 25% nell’ultimo anno, come registra lo studio Italiani e l’omeopatia nell’anno della pandemia, condotto da Emg Different per conto di Boiron. Le principali utilizzatrici di questi prodotti sono le donne tra i 35 e i 54 anni che vivono nel centro Italia, e il 24% fa almeno un acquisto all’anno, 4 punti in più del 20% nel 2018, mostra il sondaggio. I dati mostrano anche che oggi il 20% della popolazione, cioè 10,2 milioni di italiani, dichiara di fare uso di medicinali omeopatici: nel 2018 erano 8,5 milioni (17%). Il periodo della pandemia sembra aver influito sull’aumento dell’uso di questi farmaci. Gli intervistati, infatti, si sono rivolti all’omeopatia per controllare i disturbi aggravati da un improvviso cambiamento dello stile di vita causato da un isolamento più o meno prolungato. Se da un lato non stupisce che il 51% degli utilizzatori abbia utilizzato questi farmaci per “rafforzare il sistema immunitario”, d’altro canto ciò conferma la necessità di ricorrere all’omeopatia per superare periodi di stress/affaticamento (37%), insonnia (26 %) e problemi gastrointestinali (25%), come si evince da un’indagine condotta su un campione di 1000 persone rappresentative della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni.

I risultati” del sondaggio – afferma Fabrizio Masia, Ad di Emg Different – testimoniano l’ottimo stato di salute della medicina omeopatica e la sensibilità sempre maggiore dei cittadini italiani verso prodotti ai quali si riconosce non solo naturalità, ma anche efficacia nella risoluzione di una molteplicità di disturbi e malattie”.

“I dati indicano infatti – commenta Silvia Nencioni, presidente e Ad di Boiron Italia – che molti italiani hanno scelto di affidarsi all’omeopatia, una terapia umana, rispettosa dell’individuo e sicura, per trattare alcuni tra i problemi di salute maggiormente emersi nell’ultimo anno, in concomitanza con la pandemia. Questa indagine, inoltre, conferma alcuni punti forti dell’omeopatia: è opinione condivisa che gli omeopatici siano medicinali sicuri ed efficaci, di cui viene anche apprezzata l’assenza di tossicità e controindicazioni. Un’opportunità terapeutica che consente, da parte dei professionisti della salute, una presa in carico globale di tutti i pazienti, compresi donne in gravidanza, bambini, anziani”, conclude.

Dal sondaggio risulta che al primo posto tra le motivazioni che fanno preferire questi medicinali c’è il fatto che siano naturali, riconosciuto dal 40% degli utilizzatori. L’essere efficaci è il vantaggio segnalato dal 28% dei soggetti, mentre per un quarto del campione “non danneggiano/ non sono tossici”. Dei farmaci omeopatici oltre il 20% degli utilizzatori apprezzano la possibilità di poterli impiegare per disturbi non gravi (ansia/stress/cistite/gastrite ecc.), sapendo che “sono sicuri/si possono prendere con tranquillità”, sono “terapie semplici da seguire”.

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