Il mondo delle auto storiche in Italia potrebbe presto subire un grande cambiamento nei metodi di valutazione per il rilascio della certificazione di rilevanza storica e collezionistica. Attualmente, a svolgere questo compito sono “semplici amatori di federazioni private senza una formazione né titolo”, secondo quanto dichiarato da Rocco Guerriero, presidente della Camera arbitrale internazionale.
Il vaglio sulla storicità delle auto
Guerriero ha sollevato la questione del possibile danno erariale che potrebbe derivare da questa prassi attuale, che consente a determinate auto di beneficiare dell’esenzione del bollo e di riduzioni assicurative. Con oltre 16 milioni di auto storiche in circolazione in Italia, di cui 148.882 certificate come over 30, c’è il rischio che alcune di queste vetture non soddisfino i requisiti di storicità e collezionismo.
Per affrontare questa problematica, Guerriero propone di affidare il compito di valutare la storicità delle auto a dei professionisti qualificati, come gli oltre 1.300 arbitri e periti della Camera arbitrale internazionale. In questo modo si potrebbe evitare controversie e liti giudiziarie tra proprietari di vetture storiche e enti come l’ASI, l’Automotoclub storico italiano.
La sicurezza stradale e il ruolo della Motorizzazione
Un altro punto importante da considerare è il rischio per la sicurezza stradale rappresentato da un parco auto così anziano, molte delle quali prive persino dell’airbag. La Motorizzazione, insieme con l’Aci, potrebbero avere un ruolo chiave nella verifica della storicità delle vetture e nell’assegnazione dei benefici fiscali.