Ingranerà la marcia Stellantis? il titolo è sotto osservazione ma sembra non reagire
In chiusura settimanale, Stellantis appare tra i titoli più scambiati e in settimana ha alternato cali a piccoli incrementi, ma nulla di estremamente significativo. Ci aspettiamo però di più anche in vista delle ultime news che la vedono protagonista. Stellantis ha ottenuto la quotazione di Aramis, società che si occupa della vendita di auto usate online.
«Questa Ipo ci permetterà – hanno dichiarato il presidente Nicolas Chartier e il Ceo Guillaume Paoli, fondatori di Aramis – di migliorare la nostra visibilità tra i clienti e i partner e ci fornirà una maggiore flessibilità per cogliere future opportunità di crescita».
Per Stellantis, questa news, potrebbe significare il potenziamento in un settore che promette bene soprattutto con le nuove abitudini di acquisto degli italiani e degli europei che hanno imparato in pandemia, a fare anche acquisti importanti online (guidati dalle necessità e dalle chiusure generate dal covid-19). Il settore dell’automotive tende sempre di più al web e alla presenza di solo grandi distributori pluri marca che saranno da intendersi “come delle vere e proprie lussuose vetrine per auto”, lasciando al mondo dell’online la finalizzazione dei contratti.
Stellantis ha storia recente, è nata il 18 gennaio 2021 dall’unione del gruppo FCA e Peugeot Sa. La sua mission si concentra sulla progettazione, lo sviluppo e la vendita di vetture conferendogli la settima posizione nel mondo dei costruttori automobilistici. Contribuiscono al titolo brand come Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Dodge e Dodge SRT, Fiat, Fiat Professional, Jeep, Lancia, Ram, Maserati. Già presente con Mopar nel settore dei servizi post-vendita e ricambi, ora con la quotazione di Aramis sembra voler allargare le sue vedute.
L’autorità dei mercati finanziari francesi ha detto quindi SI al «documento di registrazione» per la quotazione alla Borsa di Parigi di Aramis Group che Stellantis controlla al 70%. Non è ancora chiara come ciò influenzerà il titolo, ma ciò che è chiaro è che Aramis ha chiuso l’anno al 30 settembre 2020 a 831 milioni di euro, con ricavi in crescita del 16%.