Il bonus tredicesima 2020, viene assegnato ai titolari di pensioni sociali ed è adeguato ogni anno dall’ISTAT.
Si tratta di un bonus, per un mese in più (il tredicesimo) a fine anno, che dipende dall’ammontare della pensione e si applica ai pensionati che percepiscono l’assegno pensionistico minimo.
Il bonus tredicesima del 2020 è di 154,94 euro ed è disponibile per chiunque riceva fino a 6.695,91 euro. Il bonus, sarà erogato dall’INPS e ci saranno dei limiti di importo minimo della pensione che non dovrà essere superato.
A chi è rivolto il bonus tredicesima 2020?
Per coloro che percepiscono degli importi pensionistici, leggermente superiori hanno diritto al medesimo trattamento fino ad un importo dell’assegno di 6.850,85. Ed in questo caso, l’importo del pagamento aggiuntivo sarà uguale alla differenza dell’importo della pensione.
Per poter rientrare nel bonus, il reddito del pensionato non deve superare i 10.043,87 euro all’anno; se si è coniugati, si andranno a sommare il reddito con quello del coniuge che non dovrà superare 20.087,73 euro all’anno; ma il coniuge che dovrà beneficiare del bonus, non dovrà comunque superare i 10.043,87 euro all’anno.
Tale importo aggiuntivo non viene riconosciuto da chi riceve:
- pensione di invalidità;
- assegno sociale;
- pensione sociale;
- rendita di invalidità facoltativa.
Come verrà erogato il bonus tredicesima 2020?
La legge (23 dicembre 2000, n. 388), prevede che il bonus venga accreditato direttamente dall’INPS in automatico, sul cedolino di dicembre, insieme alla tredicesima mensilità, senza presentare alcuna richiesta, per tutti i pensionati che godono dei determinati requisiti.
Sull’importo del bonus non saranno calcolare le aliquote Irpef o altri contributi previdenziali o assistenziali.
Per saperne di più sulla erogazione del bonus, basta accedere al portale INPS attraverso lo Spid.
Cosa bisogna fare se non viene effettuato l’accredito o non si rientra nei limiti richiesti
In questo caso, l’INPS mette a disposizione un modulo, (da poter compilare online o attraverso i Caf o al numero di call center dedicato 803 164), per effettuare una richiesta di ricostituzione della pensione. Dopo aver trasmesso la richiesta, sarà stesso l’ente a ricalcolare la pensione, verificandone tutti gli elementi reddituali e pensionistici del richiedente.
Nel caso si volesse presentare la richiesta di ricostituzione, saranno esclusi i periodi di contribuzione già stimati nella prima liquidazione, e si potrò verificare una perdita di idoneità alla prestazione. Di conseguenza, la ricostituzione può anche comportare una modifica della data di inizio originaria del pagamento della pensione o addirittura la perdita del diritto dell’assegno pensionistico.