Le regole per l’applicazione dell’IMU, previste dai commi 738 a 770 dell’art. 1 della legge 160/2019, restano valide anche per il 2024. A partire dal 2025, però, entreranno in vigore nuove disposizioni grazie al decreto del 7 luglio 2023, che permetteranno ai comuni di stabilire aliquote diversificate per alcune categorie di immobili e wueste modifiche includeranno abitazioni principali di categorie catastali A/1, A/8 e A/9, fabbricati rurali strumentali, immobili del gruppo D, terreni agricoli e altre aree fabbricabili.
IMU 2024: chi deve pagarla?
Il presupposto per l’IMU è il possesso di un immobile situato in Italia, sia per proprietà che per altro diritto reale. L’IMU 2024 è dovuta da:
- Proprietari
- Titolari di diritti reali come usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie
- Genitore assegnatario della casa familiare
- Concessionari di aree demaniali
- Locatari di immobili concessi in locazione finanziaria dal momento della consegna e per tutta la durata del contratto
Per gli immobili in comproprietà, ogni soggetto è responsabile per la propria quota di possesso, tenendo conto delle eventuali esenzioni o agevolazioni applicabili ed è importante notare che le abitazioni principali e le relative pertinenze sono esenti dall’IMU, ad eccezione degli immobili di lusso.
Scadenze e calcoli per il 2024
Il pagamento dell’IMU deve essere effettuato in due rate: acconto e saldo. La prima rata deve essere versata entro il 17 giugno 2024 (poiché il 16 è domenica), mentre la seconda scade il 16 dicembre, ma è possibile anche un pagamento unico entro il 17 giugno.
Il calcolo dell’IMU richiede di considerare la base imponibile, ossia il valore rivalutato dell’immobile, e l’aliquota prevista e questo importo, sottratta l’eventuale detrazione per abitazione principale e pertinenze di lusso, deve essere proporzionato ai mesi di possesso e alla percentuale di proprietà.
Le aliquote IMU per il 2024 sono:
- 0,5% per la prima casa di lusso, con possibilità per i comuni di aumentarla di 0,1 punti percentuali o diminuirla fino all’azzeramento.
- 0,86% per altri immobili e terreni fabbricabili, con possibilità di aumento fino all’1,06% o diminuzione fino all’azzeramento.
- 0,86% per immobili ad uso produttivo (gruppo D), con una quota dello 0,76% riservata allo Stato e possibilità di aumento fino all’1,06% o diminuzione fino allo 0,76%.
- 0,76% per terreni agricoli, con possibilità di aumento fino all’1,06% o diminuzione fino all’azzeramento.
- 0,1% per fabbricati rurali strumentali, con possibilità di riduzione fino all’azzeramento.
- 0,1% per fabbricati merce non locati, con possibilità di aumento fino allo 0,25% o diminuzione fino all’azzeramento.
Il pagamento dell’IMU può essere effettuato tramite:
- Modello F24 “standard” o “semplificato”
- Piattaforma PagoPA
- Bollettino postale approvato
Queste modalità offrono ai contribuenti diverse opzioni per adempiere ai loro obblighi fiscali in modo efficiente e conforme alle nuove normative.