IMU 2022: attenzione, a giugno scade il versamento dell’acconto

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
IMU

È ormai alle porte la scadenza dell’acconto IMU. Come ormai tutti sanno all’acconto seguirà il saldo, da versare a dicembre.

Nello specifico il 16 giugno 2022 è la data ultima da tenere a mente per il pagamento del saldo IMU 2022.

Non ci sono grosse novità in tema di regole, tranne quella riguardante i coniugi con residenze differenti.

Si ricorda che l’IMU si paga in due rate:

  • l’acconto IMU deve essere versato entro la scadenza di giovedì 16 giugno 2022. Valgono le aliquote utilizzate per l’anno 2021 e approvate dal proprio Comune;
  • la scadenza del saldo IMU è il 16 dicembre del 2022. Per far ciò ci si dovrà attenere alle direttive MEF entro il 28 ottobre.

Ecco i casi in cui è obbligatorio il versamento della tassa sulla casa:

  • fabbricati, esclusa l’abitazione principale (salvo che si tratti di un’unità abitativa classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9);
  • aree fabbricabili;
  • terreni agricoli.

Da considerare soggetti passivi ai fini IMU:

  • i proprietari degli immobili
  • i titolari del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie, i genitori assegnatari della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice;
  • concessionari nel caso di concessione di aree demaniali;
  • locatari per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

Da tener presente che l’IMU non si paga sulla prima casa, tranne se quest’ultima non è da ritenersi immobile di lusso.

Alcune novità sulle esenzioni per il pagamento IMU 2022

Come dicevamo non si segnalano novità di rilievo rispetto al 2021, tranne alcune riguardanti le agevolazioni previste. È importante a riguardo considerare i coniugi che hanno residenza in comuni diversi.

A seguito del decreto Fiscale e la Legge di Bilancio 2022 (Art. 5-decies), i coniugi avranno la possibilità di esentare uno degli immobili ai fini IMU, qualora la propria residenza risultasse in Comuni differenti (residenza anagrafica e/o dimora abituale).

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