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Su molte attività finanziarie bisogna pagare l’imposta di bollo, ossia un’imposta patrimoniale che è molto poco accettata da parte degli operatori, in quanto considerata un’aggravio inutile sulle attività, che già sono assoggettate ad altre forme di imposizione. Scendiamo nei dettagli e vediamo quali sono i casi in cui bisogna pagare il bollo e a quanto ammonta la cifra da sborsare.
Imposta di bollo: cos’è e come funziona
L’imposta di bollo è una tipologia di imposta che ha luogo nel momento in cui si fa uso di un documento o di un atto. L’entità dipende dal tipo di documento o dell’atto che nell’occasione si sta utilizzando. Alcuni strumenti finanziari sono esenti dall’imposta di bollo e tra questi si possono annoverare:
- titoli di Stato e altre obbligazioni;
- azioni;
- libretti di risparmio;
- certificati di deposito a breve termine, nominativi o al portatore;
- cambiali finanziarie emesse in forma dematerializzata;
- ricevute bancarie riferite sui conti correnti;
- polizze di credito commerciale.
Il pagamento dell’imposta può avvenire o mediante pagamento ad un intermediario convenzionato con l’Agenzia delle Entrate, oppure in modo virtuale direttamente all’Amministrazione Finanziaria. L’importo minimo da corrispondere è di 1 euro, eccezion fatta per le cambiali e i vaglia cambiari la cui cifra minima è di 0,50 euro.
A partire dal 2013, al 31 dicembre di ciascun anno d’imposta, per le attività finanziarie scudate ai sensi della legge n.102/2009, viene applicata un’imposta di bollo speciale del 4 per mille. Questo solo per le attività segretate, ovvero che sono detenute in riservatezza. Le attività invece che sono state regolarizzate senza usufruire del regime della segretazione sono esenti dall’imposta di bollo. L’imposta di bollo speciale si calcola sul valore di mercato delle attività finanziarie in parola rendicontato dagli intermediari o, in assenza, sul valore nominale o di rimborso determinati alla data del 31 dicembre o a quella in cui avviene l’incasso. Nel caso non sia possibile determinare un valore nominale o di rimborso si ricorre al valore d’acquisto.
Versamento dell’imposta
A versare l’imposta di bollo sono gli intermediari in quanto sostituti d’imposta. Il pagamento deve avvenire entro il 16 luglio di ogni anno e bisogna segnalare all’Agenzia delle Entrate quei
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