(Finanza.com) Finanza Immobili, quanto si può trattare sul prezzo?
Quando si acquista una casa, quanto si chiede al momento dell’offerta e quanto si paga effettivamente quando si fa il rogito dal notaio? Secondo uno studio condotto dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, nel primo semestre del 2023 si è registrato un aumento nel ribasso medio applicato agli immobili rispetto all’anno precedente, pari all’8,1%. Un incremento rispetto al 7,8%, registrato nel primo semestre del 2022.
Un’inversione di tendenza rispetto al passato, visto che negli ultimi tre anni si era assistito a una costante diminuzione del ribasso medio, passando dal 9,1% nel primo semestre del 2019 al 9% nel 2020, all’8,2% nel 2021 e infine al già citato 7,8% nel 2022.
Quanto cala nelle trattative il prezzo negli immobili
In base alla data di costruzione dell’immobile, emerge un ribasso maggiore per le proprietà usate (-8,2%), rispetto a quelle ristrutturate (-6,8%) e nuove (-4,7%). Il perché appare quasi ovvio: un immobile usato avrà sicuramente bisogno di lavori di ristrutturazione e, di conseguenza, ai costi per l’acquisto occorrerà aggiungere quelli per le opere di ammodernamento. Gli acquirenti tengono conto di questi interventi aggiuntivi e trattano di conseguenza i prezzi, considerando anche i costi futuri necessari per la modernizzazione dell’abitazione.
Secondo i dati forniti da Tecnocasa, emerge che le contrazioni nei prezzi di compravendita variano in base alle diverse tipologie di immobili. Si “tratta” in maniera più consistente per acquistare un monolocale (-10,6%), per una soluzione economica (-10,3%) o per un appartamento ubicato al piano terra rispetto a quello che si trova all’ultimo piano (-10,4%), rispetto a quelli che si trovano nei piani alti (-7,7% e -7,4%). Questi dati risultano coerenti con l’andamento de
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