Immobile ereditato, ho diritto all’agevolazione prima casa?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Fisco, tasse e tributi

(QuiFinanza.it) Spettano le agevolazioni prima casa quando si apre una successione ereditaria o quando l’immobile viene donato? Questo, senza dubbio, costituisce un dilemma per molti contribuenti, che si trovano in queste particolari situazioni. Alcuni di voi ce lo chiedono e qui proviamo a vedere come è necessario muoversi, quando si deve gestire un’eredità o un immobile che è stato donato.

Iniziamo subito con il fornire un chiarimento ai lettori di QuiFinanza: in caso di apertura di successione o di donazione, l’agevolazione prima casa riguarda unicamente le imposte ipotecari e catastali, che devono essere versate in misura fissa.

Agevolazioni prima casa: la successione e la donazione

A regolamentare le agevolazioni prima casa ha provveduto l’articolo 69, comma 3, della Legge n. 342 del 2000, la quale ha previsto che vengano applicate unicamente l’imposta ipotecaria e quella catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna (quindi complessivamente sono 400 euro) per i trasferimenti immobiliari, che derivano da una successione o da una donazione. Questo avviene, comunque, quando il beneficiario è in possesso dei requisiti per poter accedere alle agevolazioni prima casa.

A questo punto, prima di procedere, è necessario fare un breve ripasso e andare a vedere quali sono i requisiti richiesti per accedere alle agevolazioni prima casa. Il primo è che l’immobile, oggetto dell’operazione, rientri nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

Gli altri, invece, sono:

  • l’immobile deve essere collocato nel comune in cui il contribuente abbia o stabilisca la propria residenza entro diciotto mese dall’acquisto dello stesso;
  • il contribuente non deve essere titolare – esclusivo o in comunione con il coniuge – di eventuali diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione di un qualsiasi altro immobile collocato nel comune in cui vi è quello oggetto dell’operazione;
  • il beneficiario non deve avere dei diritti – proprietà, usufrutto, abitazione o nuda proprietà – di altri immobili su tutto il territorio nazionale. Il diretto interessato non

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