Indossi un auricolare sottile e comodo, raccogli i comandi e premi un pulsante. Un drone decolla, sfrecciando per le strade allagate della città. Attraverso gli occhiali, puoi vedere ciò che il drone vede: una vista nitida, viva, 360 – grado di case malandate e alberi sradicati. Quando guardi in basso, vedi cosa c’è sotto il drone. L’immagine a colori non si blocca; non c’è latenza. In sostanza, stai teletrasportando digitalmente all’indomani di un disastro naturale.
Almeno, questo è l’obiettivo. Il “teletrasporto digitale”, poiché il campo è fantasiosamente noto, non esiste ancora. Ma i sostenitori della tecnologia, che alcuni chiamano “consegna dal vivo”, ritengono che nei prossimi anni, un mix di realtà virtuale, reti wireless veloci e macchine come droni e rover consentiranno alle persone di immergersi in ambienti reali e remoti— in tempo reale. “La consegna dal vivo è un nuovo tipo di strumento che reinventerà il modo in cui viviamo il mondo, che ci permetterà di essere sul posto quando le cose stanno accadendo”, ha affermato Marc Carrel-Billiard, amministratore delegato senior di Accenture Labs, che consiglia le aziende su VR e realtà aumentata.
Mentre la realtà virtuale mostra scene preregistrate, la realtà virtuale in diretta, che inizia a presentarsi in aule e sale operatorie, consente agli utenti di sperimentare ciò che sta accadendo in situ. Le aziende stanno già iniziando a accoppiare versioni semplificate di VR live con droni per dare agli utenti la sensazione di trovarsi in un altro posto.
Come riportato da The Wall Street Journal