Il valore dell’oro tornerà sui massimi, ecco perché

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Economia

(BorsaeFinanza.it) Il 4 maggio scorso il valore dell’oro ha raggiunto i suoi massimi 2023 a 2.063 dollari l’oncia. In precedenza era arrivato a 2.070 dollari l’8 marzo 2022 e a 2.075 nell’agosto 2020. Riuscirà a tornare sui massimi storici una terza volta e magari a rinnovarli? La maggioranza degli analisti e gestori pensa di sì e c’è chi si spinge a dare un obiettivo di medio periodo a 2.100 dollari l’oncia, come Peter Kinsella di UBS. Ci sono diverse ragioni che spingono gli analisti a essere positivi sul valore dell’oro:

  • Il picco dei tassi di interesse è vicino
  • I cicli economici non torneranno alla normalità
  • Le Banche centrali continuano ad acquistare oro
  • Lo scenario geopolitico rimarrà instabile
  • Il dollaro sta perdendo la sua centralità
  • Gli investitori istituzionali finora sono rimasti in disparte

L’influenza delle Banche centrali sul valore dell’oro

A mostrare ottimismo sulle prospettive dell’oro sono diversi analisti e gestori. Tra questi Joe Foster, portfolio manager della strategia sull’oro di VanEck, secondo il quale il massimo dell’oro è ancora raggiungibile. In particolare, l’asset manager di VanEck individua una base di partenza per un possibile nuovo rally nell’area dei 1.900 dollari, raggiunta a fine giugno. Da quel momento il valore dell’oro è tornato a salire fino alle quotazioni di oggi.

“L’oro sta mostrando una certa resilienza, nonostante l’andamento positivo del mercato azionario e la recente forza del dollaro USA” commenta Foster, secondo cui il prossimo catalizzatore del rialzo potrebbe essere una pausa nel ciclo di rialzi della Fed. Nonostante la rigidità delle Banche centrali sul rialzo dei tassi di interesse e le parole pronunciate da Jerome Powell in audizione al Congresso USA, il picco dei tassi di interesse è ormai vicino e gli investitori ne sono consapevoli.

James Luke, gestore dei fondi specializzato in metalli di Schroders, è convinto che l’oro continuerà a brillare nel corso del 2023 e che ci siano elevate probabilità di vedere nuovi massimi storici. “Se si profila una recessione negli Stati Uniti – spiega – le Banche centrali potrebbero essere costrette ad allentare la politica mo


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