Il super green pass non sarà richiesto ai matrimoni

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
Wall Street

Michele Boccardi, L’associazione degli operatori del settore di Confindustria,  ha ottenuto che il ‘super green pass’ non venga richiesto per partecipare a matrimoni, cresime, comunioni, battesimi: “bisogna mantenere la sicurezza in ogni occasione per blindare il 2022 e il 2023″.

Il super green pass, che entrerà in vigore il 6 dicembre, non sarà richiesto per partecipare a matrimoni o ad altre cerimonie civili e religiose, quali cresime, battesimi, comunioni.  Il presidente, futuro senatore di Forza Italia, afferma: “Una differenziazione che è l’ennesima conquista, e quasi dovuta, ad un settore che durante la pandemia è rimasto chiuso 16 mesi e ha perso il 90% del fatturato ma che, appena è ripartito, ha applicato rigorosamente, tra i primi, il green pass e tutti i protocolli anti covid previsti dai vari provvedimenti.Il nostro settore è stato il primo ad adottare dal 15 giugno scorso il green pass”.

Un rigore che ha premiato gli operatori perché “alla ripartenza, nonostante si siano realizzati migliaia di matrimoni ed altre cerimonie, possiamo dire oggi con certezza che non c’è stato alcun caso covid”. 

A dirlo Michele Boccardi, presidente di Assowedding Confindustria, afferma: “Ringrazio i ministri Speranza e Gelmini e più in generale il governo per l’attenzione e per aver messo il comparto nella condizione di poter lavorare anche d’inverno  avevamo una ragionevole preoccupazione di un dimezzamento o addirittura dell’annullamento, per alcuni eventi che si svolgono anche in questo periodo pre natalizio, eventi che vengono programmati con largo anticipo. C’era il rischio di un a chiusura forzata”.

Assowedding dunque porta a casa questo risultato ma avverte Boccardi: “tutti devono continuare a mantenere la sicurezza, non solo gli operatori delle cerimonie, per proseguire a lavorare anche in inverno e soprattutto per blindare il 2022 e il 2023 per la nostra attività che vive di programmazione semestrale e annuale”. Per lo  svolgimento dei matrimoni in zone gialle o arancio occorre rispettare  i protocolli emanati e  alcune restrizioni come il numero dei posti a tavola.

 

 

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