Il settore Metalmeccanico riparte alla grande partendo proprio da progetti di formazione che incontrano il mondo digital e promuovono una crescita di carriera per i giovani
Il settore metalmeccanico sta vivendo un periodo particolarmente positivo e sta recuperando, tornando, nonostante l’attuale emergenza coronavirus, ai livelli produttivi pre-pandemia. Ed è in questo contesto che si inseriscono due progetti per rafforzare ulteriormente la competitività del settore metalmeccanico:
- DigitalMEC per l’alfabetizzazione digitale dei lavoratori di Federmeccanica, Assistal, Fim, Fiom e Uilm a tutela del diritto al lavoro;
- Il progetto Competere volto a riorganizzare il lavoro e l’industria di domani, aumentare la competitività del sistema e superare i problemi che in passato hanno ostacolato la crescita economica del Paese.
Nell’industria Metalmeccanica la conoscenza della tecnologia è spesso fondamentale, perché i lavoratori di questo settore lavorano sempre più in ambienti altamente digitalizzati. Già nel 2016 il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Metalmeccanico obbliga le imprese ad erogare un corso di formazione di 24 ore per un periodo di tre anni per ciascuno dei propri dipendenti a tempo indeterminato, oltre a garantire il diritto al lavoro, senza escludere chi, per età o istruzione, non possono acquisire queste competenze da soli.
Federmeccanica, che quest’anno festeggia il suo 50° anniversario, ha lanciato il Progetto Competere, in cui il presidente di Federmeccanica, Federico Vicentin, ha espresso l’idea che “sviluppare un nuovo lavoro significa, da un lato, un intervento decisivo nella soluzione di problemi che portiamo troppo a lungo portiamo. attorno a un cuneo fiscale che deve essere eliminato e, dall’altro, gettare le basi per gestire il cambiamento, ad esempio sviluppando le competenze di cui le aziende avranno bisogno in futuro”.
In particolare, secondo il progetto sviluppato da Federmeccanica, gli ambiti su cui occorre intervenire per aumentare e potenziare la competitività del mercato del lavoro e delle imprese del settore metalmeccanico vanno nella seguente direzione:
- promuovere l’occupazione dei giovani e delle donne, da sempre tra i gruppi sociali che hanno più bisogno di aiuto, soprattutto ora che sono i più colpiti dalla crisi del coronavirus;
- la riduzione del cuneo fiscale, intervento raccomandato anche dall’OCSE nell’ultimo rapporto sull’Italia;
- definire nuove politiche attive;
- prestare sempre più attenzione alla sicurezza;
- creare una maggiore integrazione tra azienda e scuola;
- concentrarsi sulla riqualificazione delle persone e sulle competenze di cui le aziende hanno bisogno per passare a una doppia transizione tra verde e digitale;
- incrementare l’assunzione di donne