Il ruolo della donna in Nigeria è raccontato in modo mirabile in un avvincente libro che racconta come i sogni possono diventare realtà anche partendo da una situazione di svantaggio. Vi raccontiamo la trama che può essere di sprone in un periodo in cui tutti dobbiamo avere il coraggio di credere della ripresa economica e in noi stessi
Adunni è la protagonista del libro ‘La ladra di parole’ di Abi Darè (Casa Editrice Nord), in libreria dal prossimo 26 agosto Anche nell’ora più buia, Adunni potrà trovare parole di coraggio e speranza, parole che le daranno la forza per realizzare il suo sogno. Narrato in prima persona dalla voce sincera e spiazzante di Adunni, questo romanzo ci regala il ritratto di una ragazza forte e determinata che sa aggrapparsi alla speranza anche nei momenti più bui. Un romanzo che elogia tutte quelle donne che lottano ogni giorno per un mondo più giusto. Una storia drammatica ed emozionante che svela una realtà umana e sociale sconosciuta a molti. Una voce – sincera, inquietante, indimenticabile – che arriva al cuore e non lo abbandona mai. Un libro che dice Adunni è un amico che ti aiuta a trovare la libertà. A Ikati, un villaggio nel cuore della Nigeria, il destino delle donne è segnato: passano l’infanzia a prendersi cura della casa e dei fratellini più piccoli, vanno a scuola solo per imparare a leggere e scrivere, e poi si sposano con le classi alte .società. offerente. Ma la quattordicenne Adunni è diversa: ama studiare, trovare nuove parole per dar voce ai suoi pensieri, capire il mondo, immaginare un futuro diverso. E sogna di diventare insegnante, spiegando alle ragazze come, grazie all’istruzione, possono liberarsi dalle avversità, guardare lontano, trovare la propria strada. Un sogno che, però, sembra infranto quella mattina in cui suo padre annuncia di averla promessa a Moruf, un uomo molto più grande di lei e già con altre due mogli. Adunni sa che la sua famiglia è alla disperata ricerca dei soldi di Morufu, ma lei non si arrende, anche dopo aver compiuto il suo dovere di figlia, anche dopo che la tragedia non la costringe a fuggire a Lagos, dove diventerà la serva del prepotente. femmina. e crudele.