Il mese di ottobre, caratterizzato dal caldo anomalo, ha portato una conseguenza positiva legata alla riduzione dei consumi: il calo del prezzo del gas. Il risultato, come annunciato ieri dall’Arera (Autorità per l’Energia, le Reti e l’Ambiente), è che se prendiamo a base il consumo medio delle famiglie, ovvero 1.400 metri cubi all’anno con riscaldamento autonomo, la spesa totale rispetto al precedente trimestre è diminuito del 12,9%. Tuttavia, l’aggiornamento non riguarda il consumo futuro, ma il passato. Purtroppo, però, i prezzi unitari del gas sono ancora alle stelle e, per contenere le bollette nei prossimi mesi, il risparmio e l’efficienza energetica restano fattori cruciali nel contenimento delle bollette future.
I consigli di Altroconsumo
Tenuto conto dei consumi di una famiglia di 3 o 4 persone (2.700 kWh di energia elettrica e 1.400 mc di gas, con riscaldamento autonomo), Altroconsumo ha aggiornato i calcoli e ha evidenziato che nei prossimi 12 mesi il costo annuo stimato dell’energia elettrica è di 1.726 euro, mentre il costo stimato del gas è di 2.794 euro per un importo di 3.766 euro (-16% rispetto alla precedente stima di Altroconsumo di 4.500 euro). Per scoprire come i cittadini hanno cercato di abbassare le spese nelle loro case, Altroconsumo ha condotto un sondaggio a cui hanno partecipato, tra il 15 e il 20 settembre 2022, 918 intervistati di età compresa tra i 25 e i 79 anni, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Di conseguenza, solo la metà degli intervistati ritiene che la propria casa sia adatta per funzionare con energia costosa.
Come risparmiano gli italiani secondo Altroconsumo
Negli ultimi due anni, quasi il 50% degli intervistati ha implementato misure di efficienza energetica nelle proprie abitazioni. Attualmente, tra i sistemi di risparmio più diffusi nelle case degli italiani, troviamo lampadine a risparmio energetico (73%), finestre ad alto isolamento (67%), elettrodomestici ad alta efficienza energetica (66%) e prese multiple con interruttore (61%) . ). Circa la metà ha una caldaia a gas a condensazione o una pompa di calore. Infine, solo 1/4 degli italiani afferma di aver isolato il tetto e altrettanti hanno isolato le pareti con l’isolamento termico.
Progettare una casa che non consumi
Al contrario, soluzioni meno comuni sono la coibentazione di pavimenti e cucine a induzione, pannelli solari, caldaie o stufe a biocombustibile. In particolare, questi interventi strutturali sono realizzati più frequentemente nelle abitazioni private che nei condomini, e vi sono notevoli disparità geografiche. In generale, le case del nord Italia hanno più apparecchiature a risparmio energetico rispetto al centro e, soprattutto, al sud e alle isole. Inoltre, i risultati mostrano che solo il 53% degli intervistati ritiene di avere una casa con caratteristiche che possono incidere sul risparmio energetico. Al contrario, circa la metà è insoddisfatta di ciò e, in particolare, il 18% esprime un giudizio negativo. Ipotizzando un potenziale risparmio in bolletta, il 61% degli intervistati trova molto conveniente investire nel miglioramento di almeno un aspetto legato all’efficienza energetica in casa. Solo il 6% ritiene che non valga la pena entrare in nessuna area. Infine, il 31% degli intervistati ha affermato di avere poche o nessuna informazione sulle apparecchiature disponibili per risparmiare su bollette costose.
Chi non ha la capacità economica per intervenire sui propri beni può comunque compiere importanti passi a livello familiare. Ad esempio, in inverno, la strategia più efficace per mantenere stabile la bolletta, se non per ridurla, è intervenire sul riscaldamento: abbassandolo anche di un grado si riducono i costi di circa l’8%. Inoltre, si raccomanda di utilizzare la tecnica e di gestirla consapevolmente ed efficacemente.