(Money.it) Il patrimonio ereditario comprende molti più elementi oltre ai beni e al denaro del defunto, ad esempio alcuni crediti e alcuni debiti. Così, gli eredi possono avere il diritto di riscuotere alcune somme spettanti al defunto, oppure l’obbligo di versarle per un debito dello stesso, ma non tutti questi diritti sono trasmissibili. Quando ci si chiede se il risarcimento danni si trasmette agli eredi bisogna distinguere fra diverse circostanze e chiedersi qual è il titolo con cui gli eredi si rapportano al risarcimento in questione.
Risarcimento danni in favore del defunto non riscosso
In tema di risarcimento, la situazione più piacevole da immaginare riguarda il diritto a riceverlo. Indipendentemente dal danno e dalla sua origine, nella maggior parte dei casi prima che il diritto a ricevere un risarcimento danni sia confermato da una sentenza è necessario aspettare diverse lungaggini burocratiche e no. Cosa succede se una volta confermato l’obbligo di pagare un certo risarcimento danni la vittima muore senza avere possibilità di riceverlo?
In questo caso, il defunto era a tutti gli effetti un creditore nei confronti dei quali il debitore aveva l’obbligo di versare il risarcimento danni. Ne consegue che agli eredi si trasmette questo diritto di credito, che può essere fatto valere – al pari di ogni altro credito trasmissibile – nei confronti dei debitori. In sintesi: se al defunto spettava un risarcimento che non ha fatto in tempo a ricevere (magari per inadempimento) il credito si trasmette agli eredi che possono riscuoterlo. In tal proposito, è opportuno accettare l’eredità prima della scadenza decennale, dal momento in cui alcuni diritti al risarcimento danni si prescrivono molto prima.
Il risarcimento agli eredi per il danno da morte e per i danni terminali
Esistono poi alcuni danni particolari, patiti d
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