Il Reddito di cittadinanza al centro del dibattito politico

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
taglio del reddito del cittadinanza

Il mondo politico pone al centro del dibattito il Reddito di Cittadinanza e subito diviene oggetto di discussioni sui diversi fronti politici

In occasione del forum Ambrosetti a Cernobbio, il leader M5S Giuseppe Conte, afferma: “C’è chi ne propone l’abolizione, ma il reddito di cittadinanza è una misura di necessità non solo di civiltà, non possiamo tornare indietro, dopo di che discutiamo pure di modifiche che valgano a migliorarne ancor di più l’efficacia”.

Diametralmente opposta la dichiarazione di Giorgia Meloni: “Non sono d’accordo con Giuseppe Conte che il reddito di cittadinanza sia una buona misura, non lo è: è metadone di Stato, non penso affatto sia una misura di sviluppo. Non è mantenendo le persone nella situazione di difficoltà che si migliora la loro condizione ma è creando attorno a loro le condizioni per uscirne”.

Affermazione forte quella della Meloni che attira  dissenso. In particolare il ministro del Lavoro, Andrea Orlando,  replica a distanza alla leader di Fratello d’Italia: “Non rispondo, perché chi usa queste metafore probabilmente non si rende conto di che cosa è la povertà. Io credo che ci siano delle modifiche da fare, ma credo che sarebbe un passo indietro per il nostro Paese se tornasse ad essere tra i pochi paesi che non ha uno strumento di contrasto alla povertà”.

Si aggiungono al dibattito anche il segretario del Pd, Enrico Letta: “Sul reddito di cittadinanza la nostra posizione è quella del presidente Draghi: siamo a favore che si modifichi o si migliori. Si parta dalle cose che non hanno funzionato e si mantenga però un intervento a favore della povertà che esiste nel nostro Paese. Il reddito di cittadinanza è stato spesso pensato come un intervento a favore dell’occupazione, ma è un intervento di contrasto alla povertà. Sul tema della disoccupazione bisogna riformare l’apprendistato e detassare le nuove assunzioni, questi sono gli strumenti che servono”.

Non si esime dalle dichiarazioni Matteo Salvini:“Oggi riconfermerò il fatto che ho l’onore di mettere la mia prima firma su una proposta di legge finanziaria per eliminare il reddito di cittadinanza, sono 8 miliardi di euro mal spesi che devo tornare nel settore produttivo per creare lavoro vero e non assistenza”.

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