Sia il petrolio Brent che il WTI continuano il loro incremento proprio quando le scorte negli Usa sono in un forte e inaspettato calo
A Milano i titoli dei petroliferi hanno chiuso in forte rialzo e anche il greggio brilla tra i risultato delle materia prime. Sia il Brent che il WTI hanno recuperato terreno.
Il petrolio BRENT scambiato a 75.89 al barile con +1.53% sull’ultimo prezzo
(+2.04%): la chiusura precedente era a 74.36. Il greggio WTI (+1.5%) scambiato a 72.01 con una chiusura precedente a 70.49.
Bene i titoli Tenaris (+ 5,19%), Eni (+ 2,64%) e Saipem (+ 1,53%). Il prezzo del petrolio, che continua a salire con i rialzi di oggi e quelli di martedì, sta trainando il settore e anche le Borse Europee in ripresa oggi proprio grazie ai titoli legati all'”oro nero”. L’aumento dei prezzi del petrolio va presagire su un ulteriore calo delle scorte negli Stati Uniti. Un rapporto settimanale dell’American Petroleum Institute ha mostrato infatti un calo inaspettato delle scorte statunitensi di oltre 6 milioni di barili.
“Il problema dell’offerta, trainato in gran parte dalla prolungata ripresa dai danni causati dall’uragano Ida nel Golfo del Messico, è esacerbato dal previsto aumento della domanda”, spiegano gli analisti di ActivTrades, “dato che gli alti prezzi del gas naturale stanno costringendo un passaggio al petrolio”.
Il focus è anche sul sistema della Federal Reserve degli Stati Uniti, che può incidere sulla dinamica del dollaro e, quindi, sul prezzo del petrolio a causa della correlazione inversa tra i due asset.
In tema di valute: l’euro/dollaro vale 1,1731 (ieri a 1,1724) e 128,6 yen (128,076 yen), mentre dollaro/yen è a 109,58 (109,22).
Si respira area di ripresa soprattutto grazie anche alle ultime chiusure positive di Borsa che non hanno condotto ancora Piazza Affari a 26 mila punti ma che vedono incremento positivi grazie al rinnovato ottimismo per il rialzo dei titoli ciclici) a cui si aggiunge il rialzo dei prezzi del greggio.