L’halving del Bitcoin, noto anche come “dimezzamento”, è un evento programmato che si verifica ogni quattro anni circa e che comporta una riduzione della ricompensa dei blocchi concessi ai minatori.
Questo meccanismo automatico è cruciale per il funzionamento del Bitcoin in quanto limita l’offerta di nuove monete, rendendo la criptovaluta meno inflazionistica rispetto alle valute tradizionali. A seguito dell’halving, la ricompensa per ogni blocco estratto viene dimezzata, il che significa nuovi Bitcoin generati in meno e rilasciati nel mercato.
Quando è avvenuto il primo Halving?
Il primo dimezzamento del Bitcoin si è verificato nel novembre del 2012, seguito poi da altri nel luglio 2016 e maggio 2020. La ricompensa originale di 50 BTC per blocco è stata dimezzata successivamente in questi eventi, abbassandosi a 25 BTC nel 2012, poi a 12.5 BTC nel 2016, e a 6.25 BTC nel 2020. Questi eventi sono considerati momenti decisivi nella storia del Bitcoin poiché hanno segnato tappe importanti nella sua adozione e maturazione come asset finanziario.
Le conseguenze sul prezzo
Teoricamente, l’halving dovrebbe avere un impatto inflazionistico sul prezzo del Bitcoin. Riducendo l’offerta di nuovi Bitcoin, mentre la domanda rimane costante o aumenta, il prezzo dovrebbe teoricamente salire.
Questo principio di base della domanda e offerta è stato osservato in passato, con aumenti di prezzo che hanno seguito gli eventi di halving. Tuttavia, numerosi altri fattori di mercato possono influenzare il prezzo del Bitcoin, rendendo incerte le previsioni.
Quando è previsto
Il quarto halving, previsto per il 20 aprile secondo Bloomberg, promette di essere un altro momento significativo per l’ecosistema delle criptovalute. Con la riduzione della ricompensa di mining a soli 3.125 BTC per blocco, si stima che i minatori subiranno perdite significative, superiori ai 10 miliardi di dollari. Questo avrà inevitabilmente un impatto sull’economia del mining e potrebbe portare a un consolidamento ulteriore nell’industria.