Il proprietario può avere la residenza nella casa affittata? Ecco cosa dice la legge

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
Settore Immobiliare

Una delle domande più comuni che si pongono i proprietari di immobili che decidono di affittare la propria casa è se, una volta preso un inquilino, essi possano o meno mantenere la residenza nella stessa.

Il diritto del proprietario di mantenere la residenza

In linea generale, il proprietario di un immobile ha il diritto di mantenere la residenza nella casa affittata solo in alcuni casi particolari. Solitamente, il proprietario non può richiedere all’inquilino di lasciare la casa solo perché vuole tornarci a vivere.

Quando il proprietario può mantenere la residenza

Il proprietario può mantenere la residenza nella casa affittata solo se ha inserito una clausola di recesso nel contratto di locazione. Questa clausola permette al proprietario di recuperare la casa per motivi personali o familiari, previo rispetto di determinate scadenze e regole stabilite dalla legge.

Cosa fare se si vuole recuperare la propria residenza

Se il proprietario desidera recuperare la propria residenza, dovrà comunicare all’inquilino la sua volontà di usare la clausola di recesso e rispettare i tempi di preavviso stabiliti dalla legge. Inoltre, dovrebbe cercare di concordare con l’inquilino un piano per la ricollocazione, al fine di evitare controversie o problemi legali.

La tutela dell’inquilino

È importante sottolineare che, nonostante il diritto del proprietario di mantenere la residenza nella casa affittata in determinati casi, l’inquilino ha comunque diritti che devono essere rispettati. Il proprietario non può terminare unilateralmente il contratto di locazione senza una giusta causa e deve sempre agire nel rispetto della legge e dei diritti dell’inquilino.

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