Il progetto KES alle Hawaii: addio al carbone

Di Alessio Perini 2 minuti di lettura
Wall Street

Le isole che si liberano dal carbone e che utilizzeranno il potere della natura

Lo scorso giugno vi abbiamo parlato di un progetto per rendere le isole Hawaii indipendenti dall’utilizzo del carbone per l’elettricità e puntare tutto sulle energie rinnovabili. Kapolei Energy Storage (KES) prevede l’utilizzo di un grande accumulo di energia per utilizzare la grande produzione di energia rinnovabile durante il giorno e utilizzare ciò che viene immagazzinato per il fabbisogno serale e notturno, eliminando così l’ultima centrale a carbone.

Hawaii: ultimo carico di carbone per avere un’energia pulita

Come spesso è avvenuto di recente, il prodotto d’elezione per la stazione di accumulo è il Tesla Megapack, il modulo più grande prodotto dall’azienda texana, che racchiude in un container anche un inverter e un sistema di connessione. Oggi Elon Musk in persona ci ha aggiornato sullo stato di avanzamento dei lavori tramite Twitter. Un altro lotto di “Megapack” è arrivato sull’isola, curiosamente, insieme all’ultimo lotto di carbone, prima della chiusura definitiva della cogenerazione. Come riportato a giugno, gli istituti di istruzione superiore avrebbero dovuto essere attivi entro settembre 2022, quindi le entità coinvolte sono un po’ in ritardo rispetto ai tempi. L’ultimatum ora è la quantità di carbone che è arrivata sull’isola.

Una volta installati e attivati ​​tutti i 158 moduli (la foto a sinistra mostra le ultime aggiunte), avranno una capacità totale di 185 MW e una capacità di 565 MWh e saranno gestiti da Plus Power e Hawaiian Electric. Le isole Hawaii alimenteranno più dei semplici moduli Megapack. Tesla ha un altro progetto in cui diverse batterie Home Powerwall nello stato, case private alimenteranno una centrale elettrica virtuale, contribuendo a stabilizzare la rete e mantenerla in funzione durante i periodi di picco della domanda.

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