Il premio Nobel Michel Mayor lancia l’appello per difendere la nostra TERRA

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
Michel Mayor e Terra

Questo è un giudizio secco e accorato, un appello senza tentennamenti pronunciato oggi a Roma dall’astrofisico svizzero e premio Nobel per la Fisica Michel Mayor:  “Un conto è la fantascienza ma non è possibile pensare ad un altro pianeta dove vivere se la Terra diventa inabitabile” .

Quello di Michel Mayor è un concetto tanto semplice quanto davvero difficile da rendere realtà soprattutto al punto in cui siamo arrivati: “il punto è preservare il più possibile la nostra Terra e non renderla inabitabile”. Durante la sua  Lectio Magistralis  all’Università la Sapienza di Roma e la tavola rotonda interamente dedicata alla ricerca di esopianeti e vita extraterrestre.

La vista dello svizzero è stata organizzata dal team italiano di Net-Notte Europea dei Ricercatori con il supporto anche di Inaf e Sapienza. Il Premio Nobel si è soffermato sugli esopianeti, la scoperta dello spazio oltre il nostro sistema solare, ma anche sulla sfida globale al cambiamento climatico.

“Le missioni spaziali Kepler e Tess – ha sottolineato l’astrofisico svizzero-  hanno permesso la scoperta di migliaia di sistemi planetari e quindi la determinazione del loro diametro. Lo studio della diversità delle strutture degli esopianeti richiede anche la conoscenza della massa di questi pianeti. Lo spettrografo ad altissima sensibilità (Harps) sul telescopio italiano Galileo, installato sull’isola di La Palma nelle Isole Canarie, contribuisce in modo notevole allo studio di pianeti di piccola massa, simili nella struttura a quella della nostra Terra. Una superba collaborazione scientifica internazionale”.

Michel Mayor ha vinto il Premio Nobel per la Fisica per aver annunciato, nel 1995, con il collega Didier Keloz, la prima scoperta di un esopianeta in orbita attorno a una stella di tipo solare: il pianeta 51 Pegasi b, un oggetto gassoso paragonabile a Giove. Questa scoperta ha segnato l’inizio di una rivoluzione che continua ancora: la ricerca di esopianeti e ne sono stati scoperti più di 5.000 nella Via Lattea, ma questo non sembra liberarci dal nostro dovere di proteggere la Terra su cui viviamo.

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