Il PIL nel 2023: un anno difficile che richiederà grande impegno

Di Alessio Perini 3 minuti di lettura

La crescita economica globale è stimata all’1,3% nel 2023, al di sotto della media decennale del 2,7%, e al 3,1% nel 2022, un anno economicamente difficile caratterizzato da una parziale ripresa dalla pandemia e dalla crisi, ma anche dalle  terribili conseguenze della guerra in Ucraina.

A dirlo i dati dell’ultimo EY Italian Macroeconomic Bulletin,  che può essere richiesto via web, e che ha analizzato lo scenario macro globale, europeo e italiano in termini di PIL, inflazione e consumi, oltre a numerose variabili del contesto attuale, che includono anche l’andamento dei prezzi dell’energia, l’andamento delle politiche valutarie, l’andamento economico della Cina e gli Stati Uniti.

Cosa accade attorno a noi?

L’inflazione ha raggiunto livelli molto elevati e la media OCSE per il 2022 è attesa al 9,4% rispetto all’1,6% del periodo 2013-2019 Il livello dei prezzi ha raggiunto livelli molto più alti rispetto al periodo pre-pandemia.  Tuttavia, in termini di mercato dell’energia, dall’inizio del 2019 alla fine di novembre 2022, i prezzi del petrolio e del gas naturale sono aumentati del 54% e del 392%, con il recente calo dovuto principalmente alla minore domanda dato il clima temperato e che ha consentito il riempimento delle scorte in molti paesi europei.

Cosa ci aspettiamo per il Belpaese?

Le previsioni di EY per l’Italia mostrano una crescita del 3,8% nel 2022 e dello 0,6% nel 2023, con un’inflazione che passerà dall’8,2% nel 2022 al 7,1% nel 2023. La crescita economica del Paese sarà accompagnata da una leggera espansione del mercato del lavoro e  con il tasso di disoccupazione che scenderà appena sotto la soglia dell’8% il prossimo anno.

Infine, il deficit pubblico è stimato al 5% nel 2022 e al 4,1% nel 2023, mentre il debito pubblico continua a scendere fino a raggiungere il 145% del PIL. I numeri indicano una prospettiva incerta a causa dell’elevata inflazione e del suo impatto sul reddito reale disponibile delle famiglie e sulla spesa delle imprese. Gli esperti di EY affermano: “Il PNRR svolgerà un ruolo fondamentale nel mantenimento dei tassi di crescita del PIL. I consumi dovrebbero rimanere stabili nel 2023 e le esportazioni dovrebbero contribuire nuovamente positivamente alla crescita, secondo le previsioni di EY. Infine, per quanto riguarda gli investimenti, cresceranno, ma rallenteranno a causa di un contesto economico più debole e incerto e di tassi di interesse più elevati”.

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